Il tempo del disincanto

(Gallace Rosy)


Un giorno di festa come questo
a inseguire un qualsiasi sogno passeggero
in questa stagione piena di colori
e dal sapore di terra.
Metto insieme parole alla rinfusa
con suoni e fonemi diversi
intere o spezzate, leggibili o meno,
caratteri composti o scomposti
per riempire un vuoto che opprime
ansie, irrequietezze.
Traccio segni grafici confusi, casuali
su cerchi colorati nello spazio di un foglio di carta
per riempire una pagina quanto una distesa di mare
senza capirne il senso.
Linee insignificanti, quel tanto
che si fondono e si confondono
in allusive tendenze di una trama informe
di rabbia e di furore degli affanni
e delle inquietudini a ricomporre
un volto, un sorriso nei riflessi di luce
di un amore non dimenticato.
In quel tutto che scompare nella memoria
o nelle parole che ancora vorticano casualmente
in qualche parte lontana nel silenzio
di una qualsiasi solitudine ricordata.
Sensazione che appare e scompare
nell’esprimere un desiderio
di fermare quel tempo del disincanto.