L'acqua negli occhi, nel cuore la terra |
Primo salto di luna, luna maestra, selle di barche e campi nell’ovale che ci abbraccia all’eco deliziosa della riva, effigie e altalena della sera. Rimbalzo, rimbalzo quasi di fuoco negli occhi tuoi grandi che sanno di spighe e conoscono il sole dell’entroterra, la cadenza lenta e assetata della fatica e si lanciano in rossori di sorrisi al cospetto dell’isola profana. Di pane le mani del cielo di quarzo creano arie enigmatiche e svelte, odore mordace e tenebroso che scortica anima e cuore. Il lago di Bolsena - impenetrabile cono - riveste le sue braccia arcigne, poderose e cupe, porta la barca del sonno al precipizio della notte. Lambiscono volti, fluttuano e svegliano sogni le acque sue depositarie di ritratti della storia e di nude bellezze impalpabili, verdi ieratici e forti i suoi contrafforti. Qui, dove l’istinto accompagna tutti i mutevoli simboli naturali, respiriamo il fragore cromatico di questa terra e, in un solfeggio di vento, slacciamo il nostro lume all’acqua che trafigge in quest’attimo propizio alla resa. |