L'acqua negli occhi, nel cuore la terra

(Mandia Giuseppe)


Primo salto di luna, luna maestra,
selle di barche e campi
nell’ovale che ci abbraccia
all’eco deliziosa della riva,
effigie e altalena della sera.
Rimbalzo, rimbalzo quasi di fuoco
negli occhi tuoi grandi che sanno di spighe
e conoscono il sole dell’entroterra,
la cadenza lenta e assetata della fatica
e si lanciano in rossori di sorrisi
al cospetto dell’isola profana.
Di pane le mani del cielo di quarzo
creano arie enigmatiche e svelte,
odore mordace e tenebroso
che scortica anima e cuore.
Il lago di Bolsena
- impenetrabile cono -
riveste le sue braccia
arcigne, poderose e cupe,
porta la barca del sonno
al precipizio della notte.
Lambiscono volti, fluttuano
e svegliano sogni le acque sue
depositarie di ritratti della storia
e di nude bellezze impalpabili,
verdi ieratici e forti i suoi contrafforti.
Qui, dove l’istinto accompagna tutti i mutevoli
simboli naturali, respiriamo il fragore cromatico
di questa terra e, in un solfeggio di vento,
slacciamo il nostro lume all’acqua che trafigge
in quest’attimo propizio alla resa.