Acqua e demoni |
Fiamme, corpi senza vita alcuna nodi e vento. Mare, aperto come cielo scale e scialuppe coperte fredde, di ghiaccio. A galla la paura. Il vuoto nei nomi, tra i volti elenchi rubati, affondati come pietre. Non si torna, non si aspetta più. Si respirano brusii di cenere sparsi e incollati. Il silenzio del catrame urla nel fondale piange e fuma negli abissi rotola nel triste senso. L’eco del dolore bussa giace nel labirinto cova debolezza stride sotto la porta dell’anima e muore d’un infinito perpetuo d’acqua e demoni dissolti. |