Suicidio di un poeta |
E' triste quel che nel cuor mio dimora dover lasciar ancora fogli bianchi senza poterli colmar d'amore lasciar che il Sole spenda e nessun lutto in cielo, solo lei la mia amica notte lascerà cader il nero manto, accenderà poche stelle quante eran le parole che scrissi a questo indifferente mondo. Mi mancherà il gusto sulle labbra il suono che aveva il cuor quando l'emozione nasceva, perderò colore in volto e non avrò più luce negli occhi, sentirò freddo senza l'amore senza la pelle gioiva delle carezze, trapasso violento indotto voluto non so se le mie labbra lasceran sfuggire un lamento arma bianca o corda tesa flebile scelta per chi ha la mente persa, non vi sarà perdono quando vi sarà il passaggio solo fiamme ad avvolgermi senza mai più riposo, scrivere non sarà più la mia causa, sarà solo un ricordo sbiadito in un anima che amava le parole dare, farsi amare ma non si sapeva amare. |