Suicidio di un poeta

(Lorussi Paolo)


E' triste
quel che nel cuor mio dimora
dover lasciar ancora
fogli bianchi
senza poterli colmar d'amore
lasciar che il Sole spenda
e nessun lutto in cielo,
solo lei la mia amica notte
lascerà cader il nero manto,
accenderà poche stelle
quante eran le parole che scrissi
a questo indifferente mondo.
Mi mancherà il gusto sulle labbra
il suono che aveva il cuor
quando l'emozione nasceva,
perderò colore in volto
e non avrò più luce negli occhi,
sentirò freddo
senza l'amore
senza la pelle gioiva delle carezze,
trapasso violento
indotto voluto
non so se le mie labbra
lasceran sfuggire un lamento
arma bianca
o corda tesa
flebile scelta
per chi ha la mente persa,
non vi sarà perdono
quando vi sarà il passaggio
solo fiamme ad avvolgermi
senza mai più riposo,
scrivere non sarà più
la mia causa,
sarà solo un ricordo sbiadito
in un anima che amava
le parole dare,
farsi amare
ma non si sapeva
amare.