Si odono schioppi

(Paciello Domenico)


Cala l'autunno, son gli ultimi giorni
si muovono le mani come quei nonni
contorte le viti da mani sapute
fronde d'ulivo gentil battute

sognano il risveglio i rami di pesco
il cane nelle canne punta di fresco
si in grigia il cielo di voli di storni
si odono schioppi in tutti i dintorni

rassetta la corte mano di donna
scodinzola il cane al velar della gonna
con un bacio di sole la luna si desta
è al desinare ogni fuoco si appresta

vuota è la corte alla luce di luna
calda attesa sull'uscio all'imbruna
vanga o fucile accompagna per strada
fremono i passi nell'andar verso casa

mille piccole mani ti fanno la tesa
la bella cosa per loro è pretesa
nelle tasche ritrovar vuoi la resa
mentre di ogni di lei ti godi la presa

piccole mani al sonno s'apprestan
fino a che il gallo la corte ridesta
delle sue mani ora ti godi la stretta
la tua stanchezza lontano rigetta

racconta alle stelle ancora il camino
piange ormai vuoto il bicchiere di vino
ora al tuo fianco lei ti è vicino
t 'affida il respiro fino al mattino