I premio letterario "Una perla per l'oceano"

Nel buio e nel silenzio

(Campo Massimiliano)


Chi sei, che con un gesto illumini il mio mondo? Dimmi, chi sei, che non ti vedo?
La tua mano si ferma davanti ai miei occhi bui, e posso quasi sfiorarla con la mia, piccina, che scorgo in controluce. L’ombra confusa delle tue lunghe dita scorre lenta come le vibrazioni che percepisco nell’acqua, intorno a me.
Spesso sono al buio e ho paura di non vedere più la tua mano, ma so che ci sei: ti sento.
Tocco la parete calda che ci divide. Avverto il tuo odore, dolce e rassicurante. Gusto ciò che mangi, ma soprattutto ascolto: il battito del tuo cuore e il tuo respiro, a volte affannato, ma spesso lieve. Quello che preferisco, però, è la tua voce, che so riconoscere tra mille altre, e quella più bassa e calma di chi ti è sempre accanto, lì fuori con te. Anche lui mi piace. Tu puoi vederlo?
Vorrei raggiungerti perché mi sento solo. Non ho paura â€" dovrei averne? Il mio mondo è così tranquillo - ma il desiderio di stare con te cresce ogni giorno di più, come il mio piccolo corpo. Mi piace toccarlo, sentirlo sempre diverso e scoprire di saper fare cose nuove e curiose che prima sembravano impossibili. Con le dita esploro la parete tonda che mi avvolge e mi soffermo su quella strana corda sul pancino. Non so a cosa serva, ma so che viene da te e questo mi basta.
Certe volte allungo un piede verso la tua mano e spingo sentendoti spingere, oppure mi allontano sperando che tu mi venga a cercare qui dentro. E ti sento ridere e la mano muoversi a cerchio; e quella voce più bassa ridere con te. Come la invidio…
Mi muovo nella penombra e tu nella luce, dormo quando tu ti muovi e mi muovo quando tu dormi, alternando i nostri bisogni e il nostro tempo in un gioco infinito di specchi. Vorrei tanto stringere la tua mano nella mia. Mi manca così poco per toccarti. Perché siamo separati se anche tu mi vuoi, se anche tu mi cerchi?
A volte sogno delle buffe macchie dai toni chiari e scuri, e poi suoni, rumori, voci e anche una dolce musica o una fiaba. Sogno te, che sei dove io non sono, dove tutto ciò che provo, nel corpo e nella mente, un giorno avrà finalmente un senso.
Come ti chiami, tu che illumini il mio mondo? Dimmelo, ti prego, e sarò felice; il tuo nome e la mia vita avrà uno scopo. E danne uno anche a me perché non so chi sono; e non saperlo rende il buio più cupo e il tempo più lungo.
Pensi che sarò bello come t’immagini? Bello come mi hai sempre sognato? E ti assomiglierò un pochino? Sul serio lo credi?
Ecco allora i dubbi che mi assillano: se tutto questo finisse, se fuori non ci fosse nulla, che ne sarà di me? C’è vita aldilà della parete? È tutto immerso nella luce o c’è anche il buio? Vivi nell’acqua come me o in un posto completamente diverso? Ci sarai ad aspettarmi? Lo farai davvero? Se penso a tutte queste cose, mi vengono i brividi, e mi consolo ciucciandomi il pollice. Lo fai anche tu quando sei triste?
Stando qui, in un luogo che è sempre la stesso, ho imparato che tutto cambia, che quello che una volta non c’era oggi c’è, e che ciò che fino a poco tempo fa sembrava inutile, appena abbozzato, oggi non lo è più e, anzi, non posso farne a meno. Mani e piedi per toccare, occhi per vedere, orecchi per sentire, naso per odorare e bocca per bere. E una mente per pensarti e un cuore per amarti. Lo sento battere come il tuo, ma più forte, velocissimo, perché muore dalla voglia di vederti.
La mia vita qui dentro scorre monotona; è fatta di luci e di ombre, di suoni e di odori, di sapori dolci e amari, come i pensieri che affollano la mia testa, sempre più numerosi, sempre più intensi.
E il mio corpo fluttua lento nell’immobilità della mia casa, trasformandosi continuamente, crescendo a poco a poco. Sembra che si stia preparando, ma a cosa?
Non so chi sei - come posso saperlo - ma so che se penso a qualcosa di infinitamente più bello, qualcosa per cui valga la pena di lasciare questo mondo per sempre, mi vieni in mente solo tu.
Ecco, in un attimo la tua mano vola via e la luce si spegne.
È un gioco di attese il nostro. So che tornerai a trovarmi. Fallo presto!
E nel buio e nel silenzio, ti aspetto.