L'occhio della sera

(D'accia Lucrezia)


L'occhio della sera
Ed eccomi fato a proferir la sorte
che per le ali mi tende.
Il mio orecchio
sordo al mio petto
rivolge l'ascolto al tempo
e mi coglie un fremito
a contemplare l'occhio della sera
che mi guarda senza professare
e piango più alla gioia
che a deliberata morte
che la mano a volte mi tende.