Quel giovane favoloso

(Manca Marinella)


Oh, se sol potessi dire
quanto vicina fu l'alma mia
al core tuo.

Mio sommo Poeta,
ho naufragato nel tuo perpetuo mar
abbracciata al tuo sentire,
le mie mani sfioravan le tue labbra
al dolce desio dei versi tuoi,
fascino mondo antico.

Poeta mio,
malinconico e gentile,
sostanza solitaria
al tuo vagar in immensa vita
di siepi e colli oltre l'infinito.

Negli occhi tuoi lessi beltà
e riconobbi tratti assetati
nel tuo spirito mai pago.

Eppur ti vidi amar
l'umana gente,
agli umili portar
una dolce novella.

Fuggir in altri lochi
per proseguir virtù
e ampie conoscenze.

Con tuo pennino
d'alto valor regale
io vissi l'arte,
ne assaporai il tratto fine
lo sorseggiai e ne rimasi
dolcemente innamorata.

M'incanto innanzi
al vagar della tua luna
immortale e seducente

Tra il gregge avanza il pastore
errante, a procacciar il pasto
e tutto ciò che la natura insegna.

S'incammina l'anima al pascolo ...
nell'eterea capricciosa natura.