Quel giovane favoloso |
Oh, se sol potessi dire quanto vicina fu l'alma mia al core tuo. Mio sommo Poeta, ho naufragato nel tuo perpetuo mar abbracciata al tuo sentire, le mie mani sfioravan le tue labbra al dolce desio dei versi tuoi, fascino mondo antico. Poeta mio, malinconico e gentile, sostanza solitaria al tuo vagar in immensa vita di siepi e colli oltre l'infinito. Negli occhi tuoi lessi beltà e riconobbi tratti assetati nel tuo spirito mai pago. Eppur ti vidi amar l'umana gente, agli umili portar una dolce novella. Fuggir in altri lochi per proseguir virtù e ampie conoscenze. Con tuo pennino d'alto valor regale io vissi l'arte, ne assaporai il tratto fine lo sorseggiai e ne rimasi dolcemente innamorata. M'incanto innanzi al vagar della tua luna immortale e seducente Tra il gregge avanza il pastore errante, a procacciar il pasto e tutto ciò che la natura insegna. S'incammina l'anima al pascolo ... nell'eterea capricciosa natura. |