Canto alla luna

(Cordella Felicita)


Mi fido di te, luna,
carezza di luce,
con te stanotte
annuso il sale
di questo mare inquieto.

Dalle narici,giù, giù
mi penetra e inebria
brucia la gola, soffoca
sapori di nuovi spazi inventa,
inedito infinito pregusta.

E il cuore è un pescatore di stelle
e, mentre l'onda violenta
infrange ogni sogno,
insegue ammaliato
i segreti delle maree.

Sul nero scoglio infido
il bianco dell'onda infranta
diviene tastiera,
suono su cui suonare
la sinfonia dei ricordi.

Debolezze tu, luna, non hai
io una ne ebbi: io amai...!
D'ogni pena sii balsamo tu
in questa notte
d'ineluttabile naufragio.

Mi fido di te, luna,
compagna mia
muta.
Ridammi, se puoi,
i miei infiniti pleniluni perduti.