A mia madre

(Pireddu Daniela)


Nel passare dei giorni,
mi guardo allo specchio
e scopro qualcosa di te
nei miei occhi,
rivedo le tue espressioni
nel mio volto.
Corro inutilmente
Per raggiungere quello che tu eri.
Sempre mi sono chiesta
come avessi imparato a essere mamma
senza aver avuto il tempo di essere figlia,
con la sapiente miscela di severa dolcezza,
nella sicurezza della tua figura,
il colore del tuo rossetto,
tra i fili intrecciati dei tuoi ricami.
Ti cerco,
ti parlo anche se so che non ci sei,
illudendomi che tu possa ascoltarmi.
Aspettando che tu mi risponda,
che tu venga a trovarmi nei miei sogni.
Non so adesso dove tu sia ,
e chissà se esiste davvero un paradiso,
non so che cosa adesso tu sia
se sei luce nella luce,
ali nel vento
o solo polvere sotto la terra,
so che niente ha più lo stesso nome
da quando sei andata via,
lasciandomi un bacio sulla mano
e una parola “bravissima.”
A cui mi aggrappo per non annegare
Nel mare della vita senza te .