Vela latina

(Oppio Danila)


Ho accarezzato il cuore l'anima il viso
Tutto quanto di più sensibile
Ti appartiene, da ambigue lontananze
Eteree, immense, eppur attigue

Ormeggiata la mia barca al porto
Paventando tempeste e marosi
Rinuncio a intraprendere
Itinerari sconosciuti e avventurosi

Al richiamo del rabbioso vento
A questa mia imbarcazione
La direzione all’istante inverto
Prendendo con audacia il largo

Issata la vela latina, mi abbandono
In quella ricerca di cosa non so
Ma che almeno mi porti lontano
Dall’immensa profonda solitudine
Che i miei giorni avversa