La luna nel lago

(Quaranta Enzo)


Emergi, lentamente, dagli abissi del lago,
immensa, lucente, impavida.
Doni chiarore all’oscurità,
mentre continui la tua risalita,
per incastonarti come un rubino,
tra i diamanti del creato.
Ad un tratto ti fermi e immobile,
come donna vanitosa,
ti guardi nello specchio d’acqua immobile del lago.
“Ecco sono pronta!”, ti sento sussurrare,
pronta a proseguire il tuo cammino,
a negarti all’eterno corteggiamento del sole,
che non si rassegna nell’inseguirti.
Tu sei ad un passo da me,
ferma se mi fermo,
al mio fianco se cammino,
mi accompagni nella notte buia,
ma resti bella e inafferrabile,
metafora dell’amore,
mistero del mio cuore.