Inarrestabili |
Inarrestabili… così sono le radici Frangono lente la pietra e la roccia Regine nei campi, sovrane nei boschi Suggon gli umori da ogni sapida goccia Compagne segrete di fronde chiassose Tracciano indomite capricciosi arabeschi Scolpiscono impavide su zolle odorose Dal mondo di sotto attirate dal vento Affiorano a volte con gobbe nodose Ma solo la terra ne conosce il lamento Del loro perpetuo viaggio pungente E con lente mosse, terrose carezze Son loro le sole ad offrire conforto Ad ossa tradite da mani assassine Vite sepolte in tempeste di pianto Nella triste Contrada dei cuori dispersi. |