Il mio miglior amico

(Labianca Samuel)


Vana la speranza di Romeo
notte e dì immobil a fissar
dischiusi i tuoi occhi rievocan
tempi lieti e lontani miraggi
ad ambir corse nei campi.
Quel vezzo col suo palmo
vento, afa e gelo han supplito.
Guaiti laceranti frantuman la pace
che si percepisce nel cimitero.
Lì è il suo profumo che fiuta,
bramoso, fermo ed esil,
adagiato su quel giaciglio
ove riposa il suo amico miglior.
Stagioni ad osservar passanti
che lo invano lo sfaman
sino al dì che neve e ghiaccio
copron Romeo e il cuor sotto il suo pelo.