Un Paradiso di nome Inferno

Silenzi chiusi fra ragnatele di soprusi, 
stupri e punizioni, là, 
in quel Paradiso nel Mugello. 
Anni e anni di dolorosa rassegnazione 
lavorando in silenzio subendo il danno. 
Un muro di solitudine, 
depravazione camuffata dal verde 
Paradiso di accoglienza, 
nella Comunità agricola dell'imbroglio. 
Piccoli uomini cresciuti nell'orrore 
all'ombra della rassegnazione 
consegnando in seguito, ad altri, 
ignari, il martirio dei lunghi giorni. 
Verità imbavagliate disegnano 
scheletri di vita nutriti da orchi diabolici. 
Poi, la luce di verità in quel luogo 
di lavoro perfetto, e il danno dell'Inferno? 
Forse al vento, agli alberi, ai prati, 
alla notte, al giorno, al perdono..., 
la via del ritorno alla vita, con la giustizia.
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04-06-2016 Redazione Oceano L’apparenza non finisce mai di mascherare l’imbroglio. Lame squarciano il Paradiso dell’orrore, nel martirio della vita: solitudine infinita tra l’ignavia e la follia.

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Pubblicata il 20-05-2016

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