Yoga

Supina cerco il mio spazio,
trovo il mio posto
e mi lascio trasportare
dal respiro.
E proprio là,
nel basso ventre
ritrovo la mia sensualità,
non perduta né annullata,
solo addormentata.
La musica, sempre uguale,
mi fa compagnia,
inganna la mia testa
in una tregua quasi introvabile,
ed è il corpo
a muoversi libero,
spontaneo,
senza nessun comando.
Solo allora..., riesco ad ascoltarlo,
non nei suoi malesseri,
ma nell'esaltazione
della bellezza.
Adesso è la mente che osserva
e vaga nel viale dei tigli,
forse stordita ma non impaurita.
Di nuovo supina,
l'onda del mare trova
espansione nell'inspirazione,
cerco quell'energia
con cui non ho confidenza,
conosco invece tutti i nodi e intrecci
del tempo, di cui la mia mente
ne è eccellente contenitore.
Espiro, mi svuoto,
li ho cacciati via,
torneranno...
ma ho capito
che ho conosciuto
una nuova energia,
la mia.
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Pubblicata il 09-05-2017

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