Un Paradiso di nome Inferno

Silenzi chiusi fra ragnatele di soprusi,
stupri e punizioni,
là, in quel Paradiso nel Mugello.
Anni e anni di dolorosa rassegnazione
lavorando in silenzio subendo il danno.
Un muro di solitudine, depravazione
camuffata dal verde Paradiso di accoglienza,
nella Comunità agricola dell'imbroglio.
Piccoli uomini cresciuti nell'orrore
all'ombra della rassegnazione
consegnando in seguito, ad altri, ignari,
il martirio dei lunghi giorni.
Verità imbavagliate disegnano
scheletri di vita nutriti da orchi diabolici.
Poi, la luce di verità in quel luogo di lavoro perfetto,
e il danno dell'Inferno?
Forse al vento, agli alberi, 
ai prati, alla notte, al giorno,
al perdono...,
la via del ritorno alla vita, con la giustizia.
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23-01-2017 Redazione Oceano “Non lasciare le mani della realtà. Disincanto ed occhi pieni di sangue. Difendiamo le nostre meraviglie, la dolcezza dei sorrisi e i morbidi capelli. Che le nostre unghie possano riconsegnarci il Mondo che un giorno viveva dentro di noi.”

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Pubblicata il 15-01-2017

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