Che sia buio il cielo


Tacete gente,
che sia buio e silenzioso il Cielo,
oda boato di letali ordigni,
rovinoso schianto della storia,
delirio di demoni esaltati.
Oda lamento di voci soffocate
lungo la via segnata per destino, 
fluire lento di passi disperati.

Quanto rumore gente!
Nel momento della Misericordia
in confini carnefici pietosi,
innalziamo muri al fetor di morte,
lanciamo pane,
sporco di granate,
urlando sdegno chiudendo gli occhi,
parole di carità e mani vuote. 

Marea umana inarrestabile,
morde la terra e avanza,
stringe un futuro di liquida lava,
colante da lombi sanguinanti,
feti insepolti urlano in silenzio,
rigettando fango assieme alla speranza.

Che sia pietà sul duro calvario, 
di fratelli crocefissi in terra,
che sia rispetto l’impotenza nostra,
in nome di promessa Resurrezione,
nel momento della morte sia
silenziosa, umile Compassione!













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03-10-2016 Redazione Oceano La sofferenza langue nei tuoi versi, stride come un boato d’impotenza del genere umano. Flette la Misericordia nel perdono promesso dalla Resurrezione, senza pane e pace in terra. Il dolore urla nella tua poesia ed è dolore di vita strappata alle mani di chi giace senza più poter reclamare esistenza.

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Pubblicata il 01-10-2016

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