Lungo il Tevere

Mi cadde in mano la gioia
quell’autunno,
tra l’oro dei platani
e il mormorio del Tevere.

Me cadde in bocca la gioia
quell’autunno
tra il brivido dei baci,
e il tappeto di foglie gialle.

Mi cadde in cuore la gioia
quell’autunno,
tra il linguaggio amoroso
e il profumo di Roma.

Mi cadde sulla pelle la gioia,
quell’autunno,
mi avvolse la passione
e imparari ad amare.
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12-12-2016 Redazione Oceano L’amore, l’autunno e Roma: non può che essere poesia …

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Pubblicata il 10-12-2016

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