In bilico nel nulla

Eccoci
parallele unite da forgiato acciaio,
giriamo l’angolo
 e ci scopriamo soli
immobili,
su binario morto in bilico nel nulla.

Stupiti
punti esclamativi,
stendiamo teli a ricoprire
piaghe dai contorni incerti,
stimmate unte dal sapore amaro.

Non ci sono più quelle pietre dure,
morte con noi nella luna nera,
sono sparite le agonie perdute,
di voci  aspre nel coro che deride,
ora è silenzio di campane mute.

Osiamo uniti
a denudare i corpi, 
sollevando quel sudario,
imposto dalla croce della vita,
a celare vergogna che non c’era.

C’è erba intorno a noi,
c’è aria per sospiri,
c’è musica nei cieli,
c’è voce di bambini,
c’è anima nuda che finalmente vola.

Oltre quel muro le pietre
continuano a colpire,
ignoriamo le sillabe meschine,
i colpi son per i vivi,
noi per il mondo siamo già sepolti!
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15-07-2015 Vieni Rita Agnizione con l'anacenosi che incede sino a scoprire quella voce, eco di sè che vede e sente, tocca e declama!

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Pubblicata il 07-07-2015

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