Il piccolo villaggio felice

(Mandala' Rosalba)


Aveva creato con la sua maestria, quell'unione. di persone, per mettere in atto la costruzione di cinque bifamiliari, il suo compito era stato riunirli, spronarli e rendere fattibile il sogno nel cassetto di ognuno di loro, avevano acquistato il terreno edificabile, lo avevano frazionato, gli amici di lunga data , e si attivarono per rendere il sogno realizzabile.
.Nacque ,un residence di villette. Che soprannomineremo il villaggio felice....
Il nostro bel geometra, (chi aveva avuto l'idea), era quello più squattrinato, le idee c'erano, ma era squattrinato! Aveva la sua famiglia, di quattro persone, da mantenere, ma non poteva più contare sull'aiuto della moglie che aveva perso il lavoro; da solo a lavorare, trovò difficile, non fu facile. Portare a termine la sua casa .
., Faceva peripezie per ultimarla, lavorandoci personalmente, si adattò ai lavori di manovalanza che non era abituato a fare, aggiustò piastrelle, montò antine, ma tutto questo affannarsi per raggiungere l'obiettivo, lo rese sempre più triste,sempre più stanco , sempre più cupo, nonostante godesse di un amore sconfinato da parte della sua famiglia. Ora era sempre di cattivo umore. Non lasciava più spazio a nulla, al di fuori che a quel sogno
.Lui, Doveva! completare l'opera.!
A poco a poco, nemmeno la sua famiglia riuscì a capirlo, troppo attaccato a quel bene materiale, perdeva di vista la cosa più importante della sua vita,! Non sapeva godere, del bene prezioso che erano i suoi figli,e la propria moglie, , quel sogno, della costruzione della casa gli erano costati troppo; aveva perso di vista i valori fondamentali .gli affetti.

Sette anni dopo la costruzione della casa, si ammalò, di cancro ai polmoni, visse i successivi otto anni, con l'angoscia di dover morire da un momento all'altro. La sua casa, divenne la sua prigione, in attesa che la famosa spada di Damocle di cui si parla. Sui libri, lo uccidesse, quel sottile filo primo o poi si sarebbe spezzato.
Forse per i passanti , della via, quello, era il piccolo villaggio felice; ricordate la casetta in Canadà,? una nota canzone, raccontava: “Cera una casetta, piccolina in Canadà, con tanti pesciolini, e fiori di lillà, e tutte le persone che passavano di la, dicevano quanto è bella la casetta in Canadà!!!”
Forse gli abitanti di quelle case, erano stati invidiati , l'invidia prima o poi distrugge, e , le sei famiglie, iniziavano a subirla;
fatto sta, che, Non furono più, così fortunati!,e felici.
Una volta ultimata, la casa, non fu facile neppure riuscire a stare in linea con quelle spese.
Il villaggio felice, iniziava a cambiare.
Fu come se, una maledizione si fosse improvvisamente non abbattuta, diciamo scaraventata contro.coloro che amavano maggiormente le ville, più ancora, il giardino! proprio quello, che nutriva la passsione per i fiori per l'indipendenza , se ne andava! passava a miglior vita....
Ci fu grande sconforto fra i familiari,.del geometra quando egli morì, Al suo funerale , partecipò mezzo paese, Egli, era noto per la sua onestà, e operosità, l'ultimo saluto,lo rese unico e grande! la commozione che aveva suscitato fra i presenti. e gli amici, fu indimenticabile . La rosa fuori stagione cresciuta nel roseto del suo giardino, da lui stesso curato e piantato, fu deposta fra quelle del copri bara; , mentre i vicini riuniti nel cortile lo piangevano tristemente:” Lo so, che hai tanti fiori, ma questa è la tua rosa, cresciuta fuori stagione, ti accompagnerà nel tuo lungo viaggio!” Queste furono le parole che usò la moglie distrutta dal dolore.mentre la deponeva come ultimo omaggio al marito.

Dicono che certe persone particolarmente sensibili, possano percepire più di altri cose inspiegabili, sviluppando un sesto senso, un non so che, di paranormale,
.Questo era accaduto alla
moglie del geometra.
La giovane vedova, quando restò lì coi suoi due figli , si accorse di aver sviluppato una strana forma di comunicazione, straordinaria, se così si vuol definire.

Era sempre assonnata e iniziava a percepire cose, che non si possono spiegare, possiamo definirle: sensazioni? Previsioni? Un giorno, udì persino un gran colpo , qualcosa cadde, senza che nessuno lo avesse toccato, in un altra stanza, mentre lei era sola,il rumore fù udito intorno a mezzogiorno,
Scoprì poi, essere, l'ora della morte del vicino,dirimpettaio, sembrò come se l'oggetto, fosse stato appositamente usato, per avvertire,dell'accaduto.
Il villaggio felice si trasformava, una morte di una persona giovane, un divorzio, della famiglia invidiabile,che abitava al fondo del cortile, poi un altro matrimonio, nascite, e ancora una morte …il tempo passava, e il villaggio si adeguava alle trasformazioni, che la stessa vita porta ad avere.
Poi tutto si adeguava, ai componenti rimasti, così come la vita impone, come accade anche al di fuori del villaggio felice;
Si progetta un futuro, si guarda avanti, e ci si adegua al corso degli eventi , che il destino riserva
a tutti, non solo a quelli del villaggio felice.
Però qualcosa di strano accadeva.,le persone che avevano dato vita al villaggio, ed erano poi passate a miglior vita, di tanto in tanto si facevano, in qualche modo sentire.....
Un capodanno la famiglia del geometra era fuori casa, la vicina invece, colei che occupava l'altra metà della bifamiliare , aveva ospiti: due coppie di amici, il marito e la cognata. Si sa, che a mezzanotte arrivano messaggi e squilli per gli auguri del nuovo anno !così ognuno , rispondeva, ai suoi contatti tutti ebbero il loro squillo di auguri , poi un trillo vivo, un altro cellulare suonò nella stanza, tutti si girarono verso la fonte del suono, ma il cellulare non c'era …...si guardarono perplessi quale essere
non presente, aveva voluto dimostrare che anche il suo cellulare suonasse per ricevere gli auguri?
Forse l'anima del geometra? Che confinava al di la del muro??? finsero di nulla, nella casa dei vicini, parenti del geometra, si seppe poi, che nessun cellulare era stato lasciato !ecco queste le cose strane, di cui vi parlavo,ma il villaggio felice ormai ci convive, chi ha messo l'anima per costruire un qualcosa, spesso rimane ad osservare chi sta beneficiandone.
Le case sono contenitori d' energia accumulata, positiva e negativa. Così il paranormale diviene normale anche se non vi è spiegazione, non ci resta che accettare. Comunque è bello pensare che la vita possa fluire oltre, e poi ancora oltre al tempo, che ci è stato consentito di vivere; Basta non farne una tragedia e accettare i messaggi che qualcuno ancora ci vuole benevolmente inviare.