Genocidio di istanti

Godo della mia ignoranza 
in un pomeriggio soleggiato, 
feriscono raggi nell'orizzonte incandescente 
di un'aria condizionata.

Si calcinano le tappe 
di un momento inappetente, 
di letture, 
di saluti a stranieri, 
di baci all'abisso.

Odora di carne bruciata 
traspirando inquietudine, 
territorio dove il clima 
intacca i tuoi passi.

Rovinando il linguaggio, 
abusando delle lettere, 
saturando una riga 
di idee illogiche, 
si svaghino i suoni 
di un mondo errante.

Sarà la distanza violacea 
di un angolo fatto ombra?

Il tramonto si fa bellezza 
e nel mio sarcofago 
godo della mia ignoranza.
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Pubblicata il 07-09-2013

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