Afghanistan (la tenda bianca)

(Fiore Caterina)


La sabbia nera si alza tra le anime sospese
e il vento odoroso di sangue stupra il respiro
facendo esplodere in frammenti di odio il mio caldo fiato.
In questa terra dimenticata l’acciaio dei proiettili
è più caldo e sicuro dell’ignoto che mi aspetta.
La tenda muove impazzita brandelli di bianco,
chiede al cielo di esser risucchiata,
come me ha visto troppo dolore,
ascoltato troppe grida.
Solo il tuo ricordo muove il sangue verso il cuore,
mi spinge a uccidere,
consapevole che solo così,
macchiandomi le mani, l’anima e l’onore,
potrò ricongiungermi a te.
Anni non son bastati a dimenticare i tuoi lineamenti,
ma la paura sta avendo il sopravvento.
La sabbia, questa sabbia nera,
sta cancellando anche te, amore mio.