Gaudio

(Sardanelli Caterina)


All'alba sboccia una fantastica stella,
un soffio di speranza del domani culla un sogno,
"sollazzo e riso", ridestano la gioventù
"ch'ormai cede alla sera".
Gioiose grida e spensierati ricordi s'affacciano
negl'occhi e l'alma vola "sazia d'amore".
Beltà giace nel tempo andato,
oh, verd' anni indimenticabili!
Il volteggiar del fresco sorriso è l'immenso mondo nel mirar
il soleggiato sguardo divenir amabile amore.
Smarrita gioventù, i remi fluttuano nell'oblio,
miracolo di Primavera difende "il cuore dalle ferite"
e meriggio vibra "dolce nota" nel petto.
L'amore del sogno tesse nel regno della fiaba,
il sole scalda il cor e resina dà per stupire gl'occhi stanchi.
È qui la meta mancante del cielo, è qui per far ballare il pensiero
eliminando i cataclismi nella nebbia.
Un'eco scorge a riportar la cascata della gioia,
lentamente l'alma affonda nel paradiso del cuore,
e l'oscuro cielo di vita fugge.
Sbendata la notte, l'orizzonte accarezza cavalcando le onde dell'eterna aurora.
Quandanche il grigio guerriero cavalca nell'alma sua,
l'Occhio scruta "il sol della vita", e il ritardar dell'agguato con passo stanco,
aspetta la sorte.