Effimera brezza

(Vergoni Gilberto)


Era fresca brezza e profumata
di quando, bambino, la vita,
per quell’ attimo che è, era immortale.
Il mai sarà era sempre.
Ho scommesso quel passato perché
vivesse del futuro.
E pensavo di essere cresciuto.
Ora che il mattino è già passato ma la sera già non è,
quella brezza a tratti torna
profumata e fresca confondendo
come queste parole il mai e il sempre,
ciò che è stato con quel che sarà.
E intuisco che il tempo,
per ciò che siamo,
non è che uno spazio percorso
mentre sogniamo.