Tracce foscoliane nella letteratura greca contemporanea nel libro dell’autrice ateniese Maria Sgouridou
Foscolo: l’amante della patria, di Maria Sgouridou, ordinaria di Lingua e Letteratura Italiana presso l’Università Nazionale e Kapodistriana di Atene, è un’opera frutto di studi e di accurate ricerche, la cui struttura teleologica è finalizzata a rendere omaggio alla memoria del Foscolo attraverso un percorso ermeneutico che parte da lontano giungendo alla contemporaneità, e poggiato su approfondi-menti esegetici di scrittori, letterati e autori greci che, ancora oggi, nel campo poetico della Zacinto del Foscolo, cercano di mantenere viva la sua memoria, valorizzando soprattutto elementi della personalità e della filosofia del poeta italo greco.
nel libro dell’autrice italo-egiziana Christine Samir Girgis
Un’opera di saggistica letteraria di forte spessore critico, che esplora con profondità e rigore scientifico una delle tematiche centrali e affascinanti della letteratura del Novecento. Parliamo del libro La crisi del personaggio novecentesco: Smarrimento, libertà e ricerca di senso, di cui è autrice l’italo-egiziana Christine Samir Girgis, figura accademica specializzata in letteratura italiana del XX secolo, con particolare attenzione ai legami tra letteratura e filosofia, e attualmente Professore Associato di Letteratura italiana novecentesca presso la Badr University in Cairo, nonché scrittrice prolifica con numerosi articoli su riviste prestigiose, tra cui Philology Magazine e Transulcutural Journal for Humanities and Social Sciences, e membro dell’Associazione Degli Italianisti.
Una raccolta poetica di Papa Francesco sull’importanza della poesia nella formazione e nell’educazione
Il rapporto poesia - interiorità - verità è una forte esigenza del sentimento poetico del nostro tempo. L’uomo contemporaneo dalla poesia non vuole la finzione intesa come costruzione lirica della mente, ma vuole la verità. E quale verità?
– La verità di senso: la poesia è chiamata a far scoprire all’uomo la dimensione valoriale degli accadi-menti, lieti e tristi, della vita; deve aiutare l’uomo a dare un significato alla gioia o al dolore in questa fuga continua di giorni;
– la verità morale: fare poesia implica mettere l’uomo nella condizione di discernere il bene e il male che è dentro di lui.
Un romanzo storico di Annamaria Zizza ambientato nella Sicilia del ‘700. La protagonista Maria simbolo del riscatto della condizione femminile
Un romanzo ricco di affetti e di passioni, di fatti drammatici e in alcuni casi anche ripugnanti, brioso e scorrevole, tematico e problematico, quello che la scrittrice catanese Annamaria Zizza ha recente-mente dato alle stampe con il titolo La dolciera sici-liana.
La scrittrice, che è una figura con un retaggio culturale immerso in una esperienza scrittoria matura e che si è già espressa con due romanzi di ambienta-zione egittologica: Lo scriba e il faraone e La regina di Tebe, porta sulle pagine del suo nuovo romanzo una storia complessa nella quale “una vita distrutta” a causa di uno stupro subito, diventa lo “scatto motivazionale” per non arrendersi e guardare avanti verso una “vita da ricostruire”, non rassegnandosi al male ma combattendo con la tutta la fede che la anima: fede in Dio, fede in se stessa, fede in quella parte di umanità sensibile al dolore altrui.