Alessia Pignatelli

Dal palio della giostra cavalleresca di Sulmona alle opere pittoriche di Luna Berlusconi

“Rievocazione storica”, sentire il suono di queste due parole è già poesia. Ci troviamo nel cuore di Sulmona, una caratteristica città abruzzese che, con le sue pulsioni antiche, effonde un forte richiamo artistico e culturale. In uno dei suoi spettacolari eventi, la giostra cavalleresca – giunta ormai alla ventisettesima edizione – rappresenta il sogno di un passato che non si è mai dissolto, poiché compenetrante sulle nostre visioni di bellezza. E proprio qui, in questo suggestivo evento diretto con grande impegno e coronato da tutti i partecipanti quali dame, cavalieri, armigeri, sbandieratori, suonatori di chiarine e dalla “ricercata” Regina Giovanna d’Aragona – che vi è sempre inter-pretata da un volto noto – affiorano delle avvincenti sfide, dove i cavalieri più forti e appartenenti ognuno ad un sestriere, si imbattono in un torneo cavalleresco alla conquista del Palio.

Claude Monet, l’impressionista depositario della bellezza

Pensieri… che scivolano tra i colori e si mescolano nella sostanza delle forme. Siamo noi, nel tracciato delle nostre sensorialità, in un viaggio di percezioni che ritornano sempre al nostro nucleo produttivo, ossia alla nostra identità emotiva. Ed è proprio dall’emotività umana che affiorano le opere più belle, incentrandone l’importanza dell’arte storica e che, ad oggi, si rivelano dal carattere eterno. Claude-Oscar Monet fu un grande pittore impressionista francese, nato a Parigi nel 1840 e morto a Giverny nel 1926, lasciò ai posteri un patrimonio artistico di grandiosa entità emotiva. I suoi dipinti infatti racchiudono come “scrigni preziosi” delle forti sensazioni autografe che, suggellate dall’estro produttivo, arricchiscono di significato la poetica stesura pittorica.

Alla scoperta del mistero con le opere di René Magritte

Non c’è peggior dittatura di una falsa democrazia. Con questa visione di Mohamed Fedi Ben Saadi incorniciamo il quadro della vita, manifesto del disgusto più tossico procreato dai nulli. Così, traendo ispirazione da un delicato momento balzato sulle insidie del tempo come carne marcia, ho pensato fosse l’ora giusta per incentrare drammaturgicamente quelle malsanità che sopraffanno i diritti altrui senza alcun diritto.

Giovanni Bellini, l’innovatore della pittura veneziana

Giovanni Bellini, conosciuto anche come “il Giambellino”, è stato un pittore veneto tra i più celebri del Rinascimento. Nato intorno al 1430 a Venezia e deceduto nella sua città di origine nel 1516, ha dimostrato l’amore per la sua patria senza mai tradirla e facendone, benanche, un punto di forza sullo sviluppo delle sue opere pittoriche.

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