Maria Assunta Oddi

Romana Acquerellisti: Il talento artistico dei pittori

Lavoro, pace e diritti tra passato e futuro i temi al centro della mostra d’arte a Luco dei Marsi del 1° maggio

Alla presenza di un pubblico attento e numeroso è stata inaugurata, dall’Amministrazione comunale di Luco dei Marsi e dal Presidente dell’Associazione culturale “Lucus”, per celebrare la festa del Primo maggio, la mostra degli Acquerellisti romani titolata “Lavoro-diritti e pace”.
La festa del lavoro non è una festa qualunque, è la festa della dignità e ognuno di noi ha il diritto di festeggiarla con le mani che profumano di lavoro. Come diceva Gianni Rodari nella poesia Gli odori dei mestieri “solo le mani dei fannulloni non sanno di nulla”.

L’emancipazione femminile secondo Maurizio Costanzo

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Di Maurizio Costanzo, appena scomparso il 24 febbraio, resta la sua attività poliedrica come giornalista, conduttore televisivo e radiofonico, accademico, scrittore e sceneggiatore nella capacità di fare della parola un mezzo per promuovere i cambiamenti di comportamenti socio-culturali al fine di eliminare pregiudizi.
Nei suoi salotti televisivi, gli ospiti provenienti da diverse e spesso opposte realtà, venivano stimolati nella capacità di riflettere e ragionare con una particolare tecnica d’intervista, che ricorda la maieutica socratica, tramite opportune interruzioni. Costanzo, infatti, con le allusioni, intramezzando il discorso, riusciva a lasciare sospese delle affermazioni per dare voce all’interlocutore o all’uditorio degli spettatori. Come un confessore laico non emetteva sentenze ma con indulgenza si lasciva trasportare empaticamente dall’ “altro”.
Il suo pensiero, tuttavia, si esprime in modo esplicito, organico e ben argomentato nei vari e pregiati scritti, dove offre al lettore uno spaccato della politica, delle tradizioni e dei costumi degli italiani confrontati con l’Europa e il mondo.

Silone e Don Orione: quando la letteratura si fa etica

Nato a Pescina, in Abruzzo, Silone è stato uno dei pochi superstiti della propria famiglia, distrutta dal terribile terremoto del 13 gennaio del 1915, che colpì la Marsica; accolto come orfano da Don Orione insieme a molti altri bambini e ragazzi, ci ha lasciato una testimonianza preziosa per conoscere l’uomo e il santo

La crisi odierna della letteratura, che perde interesse alla scrittura sostituita dalla comunicazione mediatica, allontana i giovani dalla riflessione profonda sull’essere esistenziale di ognuno di noi immerso nel vissuto del proprio territorio. In ogni tempo, in ogni luogo, raccontare una storia, un ricordo, un sogno, se stessi in relazione con la realtà antropica e geografica del proprio paese, significa dar vita ad un insostituibile legame tra noi e gli altri.

Discorrendo di Silone

Un saggio di Romolo Liberale nelle riflessioni di Maria Assunta Oddi per l’anniversario della sua nascita

Nell’omaggiare, Romolo Liberale, scrittore e poeta, nell’anniversario della sua nascita avvenuta a San Benedetto dei Marsi il 1 febbraio 1922, mi piace ricordare il suo rapporto con il conterraneo Ignazio Silone per aver condiviso il desiderio di un avvenire per i “cafoni” del Fucino liberato dall’ingiustizia e fecondo di nuovi sogni e di libertà.
Del resto vi è correlazione tra l’opera siloniana e il grande movimento contadino che negli anni 1950-51 portò alla liberazione dall’oppressione del Principe Alessandro Torlonia.

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