Vanto della tradizione e della creatività italiane
Storie di navi e di emigrazione
Storie di mare, storie finite tragicamente e non sempre assurte a una diffusa conoscenza come accaduto, invece, ai transatlantici Titanic (britannico) e Andrea Doria (italiano), rispettivamente negli anni 1912 e 1956, rimasti permanentemente impressi nell’immaginario collettivo planetario.
Il successo e le polemiche dopo aver raggiunto il Polo Nord col dirigibile "Italia"
Il progettista e il militare
Nell’immaginario collettivo degli italiani Umberto Nobile è rimasto l’eroico conquistatore del Polo Nord che ha legato il suo nome alla tragica vicenda del dirigibile Italia e della “tenda rossa” che tra il maggio e luglio del 1928 ha tenuto in apprensione l’intero Paese.
Nato a Lauro (Avellino) da genitori ebolitani – Vincenzo Nicolò Francesco Nobile delle Piane e Maria La Torraca – Umberto Nobile (1885-1978) è stato ingegnere industriale meccanico specializzato nello studio e costruzione dei dirigibili, poi entrato nel Corpo Ingegneri della Regia Aeronautica con il grado di Tenente Colonnello. Viene annoverato tra i più importanti inventori e progettisti italiani del XX secolo e una delle personalità più rappresentative della storia dell’Aeronautica italiana.
31 luglio 1954: una spedizione italiana conquista la vetta del K2
Obiettivo: conquista del K2
Un’impresa leggendaria rimasta nella storia del nostro Paese: il 31 luglio 1954 (settant’anni fa…) gli alpinisti italiani Achille Compagnoni e Lino Lacedelli – punta di diamante di una nutrita e qualificata spedizione – raggiungono la vetta del K2 (8.611 m), la seconda del mondo per altezza, nel complesso montuoso del Karakorum, al confine tra il Pakistan e la Cina. Il K2 è sovrastato soltanto dall’Everest (8.848 m) – conquistato poco più di un anno prima, il 29 maggio 1953, dal neozelandese Edmund Hillary e dallo sherpa Tenzing Norgay – ma è ben più impervio da scalare per via delle pareti estremamente ripide.
Successo di partecipazione per l’VIII edizione del Premio “Seneca” ospitato nel Castello di Sannicandro di Bari
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Ogni anno di più manifesta la sua straordinaria capacità di “stare sul pezzo” il Premio Accademico Internazionale di Letteratura Contemporanea “Lucius Annaeus Seneca”, organizzato dall’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche di Bari sulla scia di un’idea di Massimo Massa. L’edizione 2024 – conclusasi con la consueta, riuscitissima, manifestazione di premiazione e di attribuzione di riconoscimenti e nomine a personalità di fama internazionale per il loro impegno in campo letterario e sociale e nella diffusione dell’informazione – ha avuto il suo fil rouge nel sentimento della pace. Non poteva essere diversamente, considerati gli scenari di guerra e i conflitti in essere nei diversi continenti del pianeta.
Il Premio “Seneca” ha costruito negli anni una rete significativa di occasioni che sconfinano in settori molteplici della cultura e dell’intelletto umano. La partecipazione di studiosi e personalità rappresentative di ogni campo del sapere sono la conferma che il progetto cammina ormai spedito verso la completa realizzazione dei suoi obiettivi originali.