Prima donna avvocato della storia antesignana della lotta per le pari opportunità
Donna di elette virtù e incomparabile bellezza
Poter vantare il primato di essere la prima donna della storia in una categoria professionale è pur sempre un merito e un traguardo di prestigio. Se questo primato può essere esteso non solo all’Italia ma al mondo intero, prestigio e fama acquistano ancora maggiore rilievo.
È il caso di Giustina Rocca (Trani, 1440-1502), unanimemente ritenuta la prima donna avvocato del mondo, che lo storico e biografo F. Babudri in un articolo apparso nel 1954 sul settimanale barese Bari Stampa definisce donna stupenda, di elette virtù, di incomparabile bellezza, spirito e arguzia, oltre che di dottrina. Nello stesso articolo egli ritiene di indi-viduare in Giustina Rocca il personaggio ispiratore di Porzia di Belmonte nel Mercante di Venezia di Shakespere; affermazione plausibile, considerato che la fama dell’avvocatessa tranese aveva ampiamente varcato i confini dell’Inghilterra.
La battaglia di Canne, nel 216 a.C. ha fissato le linee delle tattiche belliche per duemila anni
La battaglia più studiata
Sono numerosi gli studiosi che, nel tempo, hanno scritto della battaglia di Canne – combattuta tra Romani e cartaginesi il 2 agosto 216 a. C., all’interno della II Guerra punica – e altrettanti sono coloro che continuano a occuparsene, a testimonianza dell’im-portanza dell’avvenimento che ancora oggi non manca di suscitare interesse e alimentare dispute.
Un saggio rigoroso e intrigante di Enzo Fiorentino su enigmi ancora non del tutto risolti
Suscita sentimenti diversi e richiama a riflessioni profonde questo saggio di Enzo Fiorentino dal contenuto socio-politico, dedicato alle vicende italiane degli ultimi cinquant’anni e nelle cui pagine l’autore, sociologo e dirigente scolastico in pensione, riversa tutta la sua competenza e la mai sopita passione per la politica coltivata fin dalla giovane età.
I misteri inspiegabili della politica italiana – questo l’accattivante titolo – ripercorre con dovizia di parti-colari un periodo turbolento della vita della Repub-blica, contestualizzando gli avvenimenti attraverso una scrupolosa rappresentazione della condizione politico-sociale del Paese nel periodo preso in esame.
La nave scuola della Marina Italiana
ceduta all’URSS come risarcimento per i danni di guerra
La "COLOMBO" PRIMA DELLA "VESPUCCI"
Abbiamo detto della nave scuola Amerigo Vespucci, nello scorso numero di OceanoNews, definita “la nave più bella del mondo”. Lo è certamente per eleganza, design e creatività tutti italiani. Ma abbiamo anche anticipato di una nave “quasi” gemella, la Cristoforo Colombo, che pur godendo di pari elementi distintivi è andata incontro a una sorte ingiusta e dolorosa.
Come la Vespucci, anche la Colombo venne progettata dal generale del Genio navale Francesco Rotundi. Era l’anno 1925 allorché il ministro della Regia Marina, ammiraglio Giuseppe Sirianni, conferì l’incarico al generale Rotundi, all’epoca direttore dei Cantieri navali di Castellammare di Stabia.