Maria Oliveiro, Michelina Di Cesare, Maria Giovanna Tito: donne ‘meridionali’ che combatterono contro
le truppe piemontesi: da semplici popolane ad impavide e spietate capibanda
Maria Oliverio e la banda Monaco
Maria Oliverio, detta “Ciccilla” – forse in omaggio o forse in dispregio di “Franceschiello”, Francesco II re delle Due Sicilie) – all’interno del vivace e popolato panorama del brigantaggio al femminile è considerata la più famosa donna brigante della Calabria (dov’era nata, a Casole Bruzio, il 30 agosto 1841) e del Regno delle Due Sicilie.
“Ciccilla” a soli 17 anni va in sposa a Pietro Monaco, futuro brigante inizialmente soldato dell’esercito del Regno delle Due Sicilie. La prima occasione in cui emergono la fermezza e l’efferatezza di Maria Oliveiro è rappresentata dall’uccisione di Teresa, sua sorella maggiore: Maria scopre una relazione clandestina con suo marito Pietro e non esita a ucciderla nel sonno.
Malviventi, criminali o paladini dei più poveri e diseredati?
Fenomeno tra i più studiati
Uno degli aspetti più dibattuti degli ultimi due secoli della storia italiana – del Mezzogiorno d’Italia, in particolare – è legato al fenomeno del brigantaggio.
Di questo fenomeno, certamente tra i più affrontati e approfonditi dagli storici, esamineremo l’origine e le cause, esclusivamente per i risvolti indispensabili a farne la premessa per un’incursione più dettagliata nell’avvincente mondo delle brigantesse.
Spesso trascurate, molte volte sottostimate nel loro ruolo, in alcuni casi addirittura sconosciute, le brigantesse hanno svolto compiti tutt’altro che secondari, talvolta di chiara preminenza, all’interno del movimento.
Pio IX, 31 anni di pontificato in pieno Risorgimento; Urbano VII, 12 giorni e poi una malaria fatale
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Una storia lunga duemila anni
Il lungo elenco dei pontefici che hanno fatto la storia del cattolicesimo si apre con l’apostolo Pietro, che ha regnato dal 33 al 67, e si chiude con Papa Francesco che si pone al posto 266.
Tra le mille possibili specificità di cui ciascun pontefice è stato portatore, ne segnaliamo due, proponendo i protagonisti dei pontificati più lunghi e di quelli più brevi della storia dei papi fino ai giorni nostri. Vi ritroviamo personaggi più conosciuti e rimasti ben impressi nell’immaginario collettivo, altri meno noti ma che, tuttavia, hanno lasciato una traccia del loro cammino all’interno della Chiesa.
Pietro, primo papa e vescovo di Roma
L’apostolo Pietro, ha regnato per circa 34 anni, prima che venisse crocifisso a testa in giù, in seguito alle persecuzioni attuate da Nerone. A lui spetterebbe, dunque, il primato del pontificato più lungo. Tuttavia, rivestendo il papa la carica di vescovo di Roma, secondo la prevalente convinzione dei vaticanisti il pontificato di Pietro dev’essere considerato dal suo arrivo nella città, avvenuto qualche anno dopo, e non già dall’ascesa al Cielo di Gesù Cristo. In tal caso il suo pontificato si riduce a circa venticinque anni, fino alla tragica fine. Di conseguenza è Pio IX a guidare questa particolare graduatoria, essendo rimasto sulla cattedra di Pietro dal 16 giugno 1846 al 7 febbraio 1878 per complessivi 31 anni, 7 mesi e 23 giorni. Egli è stato il 255^ vescovo di Roma e il 164^ sovrano dello Stato Pontificio, dal 1846 al 20 settembre 1870. Seguono Papa Giovanni Paolo II (26 anni, 5 mesi e 17 giorni dal 1978 al 2005), Leone XIII (25 anni e 5 mesi, dal 1878 al 1903) e Pietro.
Pio IX, protagonista del Risorgimento
Pio IX (Senigallia, 13 maggio 1792-Roma, 7 febbraio 1878), al secolo Giovanni Maria Mastai Ferretti, terziario francescano, detiene il primato del papato più lungo della millenaria storia della Chiesa ed è stato il papa maggiormente coinvolto nelle vicende del nostro Paese. Egli governò, infatti, nel burrascoso periodo che precedette il compimento dell’Unità d’Italia, in decenni particolarmente densi di avvenimenti che portarono alla fine del potere temporale del papa: i moti del 1848, la proclamazione della Repubblica Romana, il suo allontanamento da Roma (sempre nel 1848) e la permanenza nel Regno delle Due Sicilie, il rientro nell’Urbe (nel 1850) dopo un esilio di diciassette mesi, la “campagna” piemontese del 1860. Insomma, un pontefice inserito pienamente nel Risorgimento, in un periodo cruciale per la storia italiana.
Prima donna italiana iscritta all’Ordine degli avvocati
paladina dei diritti dei minori e della parità di genere
Prima donna iscritta all’Ordine
Sempre nel campo dell’avvocatura, ma operando un “salto” di oltre tre secoli, incontriamo un’altra figura di donna di grande rilievo non solo per ciò che ha significato per la sua professione ma, soprattutto, per il determinante impulso impresso al processo di emancipazione femminile. Se Giustina Rocca è stata la prima donna della storia a esercitare una funzione giuridica, avversando e vincendo enormi pregiudizi di genere, Lidia Poet (Traverse di Perrero, 26 agosto 1855–Diano Marina, 25 febbraio 1949) può vantare il primato di essere stata la prima donna avvocato italiana iscritta all’Ordine professionale.