Vincenzo Turba

Liberismo e mondialismo


Dal 1991 si è imposto il liberismo come orientamento dell’economia e dall’eliminazione dei confini tra stati e il sopravvento della supremazia americana a seguito del crollo dell’Urss. La politica degli Usa e di potenze imprenditoriali hanno provocato (e voluto) il formarsi di un’enorme quantità di denaro indispensabile per speculare e dettar legge sui mercati. Una delle conseguenze più negative é stata una libertà senza regole della politica economica, unita alla soppressione dei confini dei singoli Stati.

Superamento dell’attività sindacale

Destra e sinistra, due schieramenti in contrapposizione che annusano gli umori della gente, creano capri espiatori e a colpi di slogan populistici si aggiudicano il consenso

Nuove forme di economia e una nuova cultura, favorevoli a ristrette congreghe, sono derivate dall’avvento del liberismo e dalla globalizzazione.
Il mondo è cambiato. Tanti muri di incomunicabilità tra i popoli sono crollati e la globalità prende sempre più corpo nel mondo. I contrasti tra gli Stati vengono risolti diversamente da prima: le guerre si sono ristrette nella loro estensione e vengono in parte sostituite da sollevazioni locali, da guerre civili ed attentati terroristici.

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