Storia e Filosofia

Candide

Voltaire porta alla perfezione l’arte del romanzo filosofico

Nel Vocaboulaire technique et critique de la Philosophie, a cura di A. Lalande, giustamente si può leggere: Il faut dire que Voltaire en voulant critiquer Leibniz, réalement dénonce la Thése de Pope: tout cela qui existe, c’est bien.
Secondo Pope, il male è una parvenza ma, per esser chiari, bisogna aggiungere che la vera origine di Candide è da ricercarsi sulla “querelle” scoppiata tra Voltaire e Rousseau. Nel 1755 le relazioni tra Voltaire e il Ginevrino sono cortesi e il pedagogista gli invia il noto Discours sur l’inegalité.

G. Vattimo: Moderno e post moderno; Nietzsche e Heidegger

(Terza parte)

Alla domanda dei ragazzi sul significato dei termini “Moderno e postmoderno”, cosa vuol dire crisi dei fondamenti e che cosa si intende per Verità, il filosofo Vattimo così introdusse l’argomento, chiarendo innanzitutto il concetto di “Modernità”: Caduto il colonialismo cade anche l’idea della Storia come unico senso fondato sulla Verità. Un tempo per Modernità si intendeva l’epoca del Razionalismo e dello Storicismo; le due cose poi si fusero nell’Illuminismo, secondo cui c’è un senso della Storia che è unitario e che ci conduce a comprendere sempre più chiaramente le Verità razionali: questa è stata anche la base dello Storicismo ottocentesco e dell’Eliocentrismo.

Il Postmoderno e il Pensiero Debole

Ovvero inconsistenza e miseria della filosofia italiana contemporanea.
Intervista a Gianni Vattimo (Seconda parte)

Il meta-racconto illuminista è l’idea della storia umana come storia del progresso, della coscienza attraverso i lumi della ragione, la rivoluzione del proletariato e le conquiste della scienza e della tecnica. Tale narrazione culmina nel Positivismo, favo-rendo l’emancipazione e la libertà dei popoli.
Il meta-racconto idealista risale ai grandi filosofi idealisti dell’800 tedesco: Fichte, Schelling e soprat-tutto Hegel per la visione della storia umana segnata dallo spiritualizzarsi della coscienza: lo Spirito asso-luto ha una conoscenza speculativa degli spiriti finiti che siamo noi.

Il Postmoderno e il Pensiero Debole

Ovvero inconsistenza e miseria della filosofia italiana contemporanea.
Intervista a Gianni Vattimo (Prima parte)

Nell’ anno scolastico 2000/2001, nell’ambito di un progetto didattico Il Novecento: l’Universo e l’Uomo svolto dagli alunni del quinto anno del Liceo Scien-tifico “A.Moro” di Margherita di Savoia (BT), furono presi in esame e sviluppati temi riguardanti i concetti di “Postmoderno” e “Pensiero debole”. La questione era capire se in una società come la nostra, in cui i valori fondamentali si vanno sempre più perdendo e, quindi, svuotando di senso, ci fosse ancora la pretesa della ragione forte, intesa come ragione metafisica “fondazionistica” o “fondamentalistica”.

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