Francesca Luzzio

Coloro le mie notti

Un libro di Guido Giannini

La nuova silloge di Guido Giannini, Coloro le mie notti, propone un titolo che, a lettura ultimata, induce a considerare le poesie in questa contenute come proposizione verbale d’immaginazioni, pensieri, riflessioni che riempiono le sue notti.
Nella solitudine e nella malinconia derivante dalla consapevolezza del trascorrere inesorabile del tempo e dell’impossibilità di concretamente riviverlo, la mente ed il cuore velocemente corrono nel decorso, anche se esso è ormai solo immagine, ricordo che però, rivestendosi di poesia, acquista concretezza, nuova vitalità che fa palpitare il cuore ed i sensi che rivivono fremiti e sensazioni attuali, veri, a prescindere dalla matrice onirico-fantastica che li ha suscitati.

Tra consenso e dissenso: l’amore nel Medioevo

L’amore è uno dei temi fondamentali della letteratura di tutti i tempi

Anche nel Medioevo, quando presso la maggior parte delle società del tempo, regna incontrastata una religiosità severa e la donna viene considerata quasi un’espressione demoniaca, non mancano i cantori dell’amore, anzi la civiltà cortese-cavalleresca trova in tale tema la sua essenza, definendolo una “weltanschauung”, ossia un determinato modo di intendere e praticare la vita .
Il teorico per eccellenza dell’amore cortese è Andrea Cappellano, autore del trattato De Amore, in cui vengono fissati le norme e i canoni di tale conce-zione.

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