Coloro le mie notti

Un libro di Guido Giannini

La nuova silloge di Guido Giannini, Coloro le mie notti, propone un titolo che, a lettura ultimata, induce a considerare le poesie in questa contenute come proposizione verbale d’immaginazioni, pensieri, riflessioni che riempiono le sue notti.
Nella solitudine e nella malinconia derivante dalla consapevolezza del trascorrere inesorabile del tempo e dell’impossibilità di concretamente riviverlo, la mente ed il cuore velocemente corrono nel decorso, anche se esso è ormai solo immagine, ricordo che però, rivestendosi di poesia, acquista concretezza, nuova vitalità che fa palpitare il cuore ed i sensi che rivivono fremiti e sensazioni attuali, veri, a prescindere dalla matrice onirico-fantastica che li ha suscitati.


Ma adesso, la sua donna non c’è più, né lui è più giovane ed aitante come una volta, per cui sente … il fluir del fiume\ e con lui la vita che va\ in cerca di sereno\ e placido finire\... anche se non si arrende … alla malinconia\ di un solitario addio. (Non mi arrendo, pag. 24).

Il senso di solitudine e la struggente malinconia presente nei versi di Giannini non può non ricordare alcune liriche del Canzoniere di Petrarca o di altri autori di quell’epoca o ancora, per accennare ad un autore del Novecento, alcuni versi di Pasolini, il quale nella lirica Senza di te tornavo, esprime anche lui la nostalgia derivante dall’assenza della sua amata.
Il Poeta comunque, non s’immerge solo nella sua interiorità e nel suo profondo amore per lei che non c’è più, per cui è indotto anche a ricordare quando incontrando la sua donna era come … contemplare il sole\ mentre carezza\ i monti\ e bacia il mare.\... (Incontrare te, pag.45), ma riflette anche sulla realtà che lo circonda e denunzia la violenza contro le donne, ricorda i suoi familiari, esalta la bellezza della natura e della sua Roma e medita sul Natale che purtroppo, oggi non è più vissuto nella sua significazione etico-morale, ma come festa mondana. Però al di sopra del nostro poliedrico sentire e riflettere, si pone la Poesia e il suo potere catartico, infatti Essa indora tutto ... da mane sino a sera\ spesso sposando il multicolore\ incanto della primavera. (Poesia, pag. 106).

Guido Giannini in genere adopera versi liberi che maggiormente favoriscono l’esplicazione del propria interiorità e dei propri pensieri, tuttavia non mancano nei vari componimenti la presenza di rime, soprattutto baciate o assonanze e consonanze, che favoriscono l’armonico fluire ritmico dei versi, né forme metriche particolari come gli haiku o gli acrostici ; non solo, bisogna anche evidenziare la pregnanza semantica delle parole e la bellezza della proposizione grafica dei contenuti che ulteriormente valorizza la silloge.

Posted

09 Sep 2023

Critica letteraria


Francesca Luzzio



Foto dal web





Programmi in tv oggi
guarda tutti i programmi tv suprogrammi-tv.eu
Ascolta la radio
Rassegna stampa