Critica letteraria

l’anniversario” di Andrea Bajani

Un romanzo di liberazione, che scardina e smaschera il totalitarismo della famiglia.

Con il romanzo L’anniversario, Feltrinelli, Andrea Bajani si è imposto all’attenzione del pubblico e della critica, conquistando il prestigioso Premio Strega 2025. Il percorso intellettuale di questo giovane romano, nato nel 1975, risulta caratterizzaro da 13 opere di narrativa, 3 di poesia, testi di saggistica e anche traduzioni all’estero in inglese e francese; è incluso, altresì, in molte antologie, tra cui Scrivere sul fronte occidentale (Feltrinelli, 2002), Dean-dreide (Blur, 2006), Pene d’amore (Guanda, 2008) e Ho visto cose (Blur, 2008).

La rotta delle stelle

Il romanzo di Cristina Caboni, tra sogni infranti e rinascite

La rotta delle stelle di Cristina Caboni è un romanzo che parla di rinascita, segreti familiari e riscoperta di sé, ambientato nella suggestiva cornice della Sicilia.
La protagonista, Marigold, è una ballerina di fama mondiale che vede i suoi sogni infrangersi a causa di un grave infortunio. Senza più certezze, si rifugia in Sicilia, dall’unico parente che le è rimasto, un anziano zio. Inizialmente, Marigold si sente persa e fuori posto, schiacciata dal ricordo della vita che ha perduto. A poco a poco, però, la magia dell’isola e le nuove amicizie iniziano a sanare le sue ferite. L’incontro con un uomo affascinato dal canto delle balene e il suono misterioso di una vecchia campana proveniente dal mare, che solo lei sembra sentire, la coinvolgono in una ricerca inattesa.
Questo richiamo, legato a segreti gelosamente custoditi dalla sua famiglia, spinge Marigold a interrogarsi sul senso di appartenenza, sul peso dei pregiudizi e sulla necessità di fare pace con il passato per costruire il futuro.

Il fiato delle cose non dette

Una raccolta poetica di Lucilla Minori che nasce dal bisogno di dare voce a ciò che spesso rimane sospeso, impronunciabile ma intensamente vissuto

Come riconosciuto dallo straripante popolo dei poeti ormai insistente in questo XXI secolo, ma anche da gran parte dei lettori che per passione si dedicano a questo raffinato genere letterario quale strumento principe di raccoglimento interiore, la poesia è, per antonomasia, l’espressione letteraria che meglio sposa umore, stato d’animo e risposta emozionale in relazione ai fatti della vita e alla convivenza con la natura: non solo intesa come elemento del creato, ma anche e soprattutto quale insieme di qualità e predisposizioni innate dell’essere vivente.
Se da un lato, come affermava Jorge Louis Borges “Ogni poesia è misteriosa e nessuno sa interamente ciò che gli è stato concesso di scrivere”, dall’altro, troviamo componimenti che invece, pur desiderando di rimanere nel limbo dell’ambiguità, fanno decantare pensieri e parole fino a farsi mature voci di un concetto ben preciso, univoco e riparatore in qualche caso, laddove cicatrici hanno bisogno di sananti considerazioni riparatorie.

“L’Araba felice”: la rinascita attraverso parola e colore

Un diario poetico in cui il dolore si trasforma in luce e la poesia e l’introspezione si fondono in un percorso di rinascita personale

Il volume poetico e illustrato L’Araba Felice di Marilù Dell’Aquila (Ed. Malatesta di Apricena (FG). 2025) si presenta come un’opera di profonda intensità emotiva e simbolica, in cui la parola e l’immagine si intrecciano per raccontare un percorso di rinascita personale. Non si tratta semplicemente di una rac-colta di poesie, ma di un diario dell’anima, un viaggio alchemico che attraversa il dolore, la perdita, la consapevolezza e infine la gioia. L’autrice, con voce autentica e visione interiore, costruisce un universo poetico che si riflette nei suoi acquerelli, nati da un processo sinestetico e meditativo.

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