Critica letteraria

“Il richiamo”: recensione di Giuseppe A. Bertoli

Ho letto “Il richiamo” di Maria Teresa Infante non una, ma due volte di seguito sia per la prosa alta, pulita, fluida, sia per la poesia che intride il romanzo.
Mi hanno colpito tutti i protagonisti e le loro vicissitudini, specie chi ha dovuto abbandonare, suo malgrado, la terra d’origine, il decantato, assolato Tavoliere, abbandonata a sua volta dal potere politico, per trovare una sistemazione al Nord, nella fattispecie in Piemonte, mantenendo intatte le proprie radici.

Rosso Sangue: il colore dell'amore

Ho davanti Rosso sangue – di Maria Teresa Infante – un libro di poesia diverso dagli altri, e non tanto per il carattere monografico quanto per la sua peculiarità di assemblare in un tutto armonico versi e prosa, a dimostrazione del fatto che, quando si parla di creatività, i generi letterari non contano.
La premessa si è resa necessaria perché, pur trattandosi di poesie, voglio iniziare a parlarne riportando alcuni passaggi tratti dal monologo conclusivo e dal prologo a firma dell’autrice stessa.
Da “Indignata speciale”: La morte è servita! (Il pensiero come arma salvifica): “[…] Un goccio d’acqua per favore! Acqua, tanta acqua, che cada dal cielo in terra a lavar via l’onta, il dolore, lo sporco. Lo sporco, mio Dio, andrà mai via questo rosso antico? Acqua per favore, il battistero è secco da una vita.

Verso lontani orizzonti

L’itinerario lirico di Imperia Tognacci, un libro di Marina Caracciolo

Il suo è un vivo desiderio di tralasciare ripetutamente l’abitudinaria quotidianità nell’intento di superare ogni frontiera, di oltrepassare i visibili orizzonti. Non solo la poetessa, ma anche i lettori sono accompagnati in questo viaggio, cominciando dal dipinto pubblicato in copertina. L’olio su tela “Morgan im Riesengebirge” di Caspar David Friedrich si trasforma in un portale che apre spiragli alla fantasia del lettore e anche un varco spazio-temporale, mediante il quale avviene l’accesso privilegiato al mondo lirico di Imperia Tognacci.
È un viaggio che mette in evidenza la dimensione poetica del tempo, ossia dell’attesa e della memoria, dello spazio astratto, ma nello stesso tempo concreto.

Da un’ampolla all’altra della clessidra

Recensione di Sandro Angelucci a "sacro cuore" di Franca Alaimo

Sono i giorni sontuosi/ in cui si incontrano fate,/ gnomi, creature miracolose./ Nei cortili, al sole,/ si tracciano gesti assoluti,/ fanno rumore di biglie di vetro/ le risa, nell’aria./ All’ombra, nei giardini,/ si dormono quei sonni pesanti/ che hanno gli animali innocenti./ Finché arrivano i giorni normali,/ il bene diviso dal male,/ e la vita ha inizio dal niente.

È la lirica che apre la nuova raccolta di Franca Alaimo. Si sottintende, nella stessa, il termine 'individuo', la sua etimologia [comp. di in- e dividuus «diviso», che traduce il gr. ἄτομος: v. atomo] cioè inseparabile. Si è dunque davvero individui quando al Sole “fanno rumore di biglie di vetro/ le risa, nell'aria" e quando all'ombra "si dormono quei sonni pesanti/ che hanno gli animali innocenti".

Homo Sum: esseri umani nel mondo antico

Un saggio di grande attualità di Maurizio Bettini, classicista, antropologo e scrittore

Di grande attualità è il saggio Homo sum di Maurizio Bettini, classicista, antropologo e scrittore.
L’autore con questo saggio fornisce diversi spunti di riflessione su una questione molto delicata, che è quella dell’immigrazione.
Barconi e gommoni pieni di persone che fuggono clandestinamente dai loro paesi e sfidano la vita affrontando le acque del Mar Mediterraneo, acque spesso nemiche, in cui molti di loro perdono la vita.
Bambini, donne incinte e ragazzi molto giovani che si lasciano alle spalle situazioni terrificanti e umanamente deplorevoli.
Chissà con quale animo salgono su quei barconi e quali pensieri abitano le loro menti durante questi viaggi della speranza.

La terra: salviamo il nostro pianeta

Sfruttamento insostenibile delle risorse, agricoltura intensiva, deforestazione incontrollata, disastri ecologici e nucleari mettono quotidianamente in pericolo la sopravvivenza delle generazioni future

A partire dal XIII secolo, con questo termine, viene denominato il corpo celeste sul quale vivono gli uomini, l’orbe terracqueo dalla veneranda età di 4,6 miliardi di anni, come da rilevazioni cosmogoniche confermate dal metodo di datazione dei minerali di piombo esteso alle meteoriti.

L'importante è che non diventi un'abitudine

Intervista ad Alessio Arena. È una conversazione sul percorso artistico e culturale di Alessio Arena che si è confrontato con l’intervistatrice Elisa Iacovo su temi di attualità in ambito politico, culturale e sociale

L'intervista è un dialogo tra due giovani che si confrontano pensando alla vita, ai fatti che accadono nel mondo, ai loro obiettivi e se siano o meno preparati ad affrontare l’età adulta con tutte le sue responsabilità.




Elisa Iacovo, colei che pone le domande, collabora con “Il Moralizzatore” come redattrice e, come speaker per Radio Street Messina, conduce il programma radiofonico “Passeggia con me” per Radio UniversoME..
Alessio Arena, colui che risponde, conduce una rubrica di lingua e cultura italiana per la Radio Nazionale argentina, collabora per la Treccani e ha vinto numerosi premi nazionali e internazionali; è Presidente dell’Osservatorio Poetico Contemporaneo e Direttore esecutivo del Sito archeologico di Calathamet; ha pubblicato, inoltre, cinque raccolte di poesie e un saggio.

Le malattie rare

Ad oggi, sono circa settemila le malattie rare conosciute dalla medicina, di cui spesso non si conoscono cause e cure

La “malattia”, per definizione, è “un’alterata condizione organica e/o funzionale di un organismo o di una sua parte, che si configura come un processo evolutivo che può giungere alla guarigione, oppure alla morte”. È evidente che lo stato d’infermità di una persona implica sofferenze che coinvolgono, oltre che fisicamente il corpo, anche lo spirito e l’intelletto.
Considerando l’aspetto sociale, il “malato” è un membro della comunità di cui fa parte geograficamente, politicamente e giuridicamente.

Aldo Ripert: Parole in pentagramma

Parole come note musicali/ in melodica sequenza,/ ardite e schive,/ che parlano di vita.
Questi sono i versi che troviamo nella poesia che apre la silloge Parole in pentagramma, composta da quarantadue liriche, nelle quali le parole, come le note di una canzone, scivolano tra i versi di Aldo Ripert. Molti sono i temi affrontati: la nascita, la morte, l’infanzia, le città, i luoghi del mondo, la vita contadina ed il rapporto amoroso tra mamma e figlio, descritto sempre con delicata purezza: come bimbo s’abbraccia alla madre/ che bellezza più bella divien; la mamma e il bimbo [...] uniti nell’intesa, [...] si scambieranno pe’l resto della vita/ l’illusione dell’infinito amore; Misto di gioia e di dolore è il pianto/ della madre che nasce al suo bambino.

Il coraggio di amare

Una entusiasmante storia d'amore quella di Margherita e Andrea, che si sviluppa attraverso un tragico ostacolo per poi rigenerarsi più forte ed originale di prima

Il coraggio di amare di Marcello Falletti di Villafalletto è un romanzo che narra le vicende di Margherita ed Andrea, i quali si innamorano, iniziano la loro vita insieme condividendo la quotidianità e quando tutto sembra essere perfetto, arriva l’imprevisto che sconvolge i loro piani. Nella prima parte del romanzo c’è la descrizione della famiglia di origine, dei protagonisti, gli studi, il lavoro, il raggiungimento della stabilità economica.
Purtroppo, però, Andrea ha un incidente sul lavoro che lo costringe a dure e lunghe prove. La vita che avevano sognato, all’improvviso, diventa tutta in salita e la stabilità della coppia, il loro amore subisce un forte scossone.

Le iguane non m i turbano più

Le poesie di Dina Bellrham tradotte in italiano da Lorenzo Spurio

È uscito in questi giorni, per i tipi di Le Mezzelane Editore di Santa Maria Nuova (AN), il libro Le iguane non mi turbano più, selezione di poesie di Dina Bellrham, tradotte dal poeta e critico letterario Lorenzo Spurio. L’opera è il frutto di un lavoro di studio, analisi e traduzione dell’opera poetica della poetessa ecuadoriana Edelina Adriana Beltrán Ramos (1984-2011), meglio nota con lo pseudonimo di Dina Bellrham, che, nel corso della sua breve vita, pubblicò le raccolte Con Plexo de Culpa (2008) e La Mujer de Helio (2011).



L’estate prima della guerra, un romanzo di Helen Simonson

La protagonista del romanzo è una donna giovane, bella e moderna, tanto da preferire il lavoro al matrimonio. Il suo arrivo a Rye, nell’estate del 1914, desta scalpore, ma intanto nel mondo sta per scoppiare la prima guerra mondiale

Il Sussex, una contea nelle vicinanze di Londra, ricca di villaggi medievali e di castelli, è lo scenario nel quale si svolge l’impianto narrativo del secondo romanzo di Helen Simonson, ed in particolare a Rye, una piccola cittadina pedemontana situata su un promontorio allocato nella zona costiera prossima alla Francia.


Helen Simonson, scrittrice inglese, laureata alla London School of Economics e già autrice del bestseller “Una passione tranquilla” (Piemme, 2011)

Exiliados: racconti della diaspora

Il progetto editoriale a sostegno della causa venezuelana con poesie di Hebe Muñoz

Il libro raccoglie le storie di 20 EXILIADOS provenienti dal Venezuela e attraverso foto e citazioni racconta la tragedia umanitaria della migrazione venezuelana. Exiliados: lontani dal paese che li ha visti nascere e crescere, le famiglie venezuelane si raccontano. Storie che si intrecciano fra due continenti, voci coraggiose e vivaci accompagnano i volti.




Eliza Macadan: Pianti Piano

“Sono i pensieri a cercare le parole, prendono quelle che trovano più adatte, è come la scelta dei mezzi di trasporto per farsi un viaggio.”

Mi metto a nudo davanti alla Parola.
Questi pianti sommessi, nel perenne considerare e nel rilancio comunicativo, aprono continuamente nuove possibilità sulle cose morte e su ciò che ha limite, la dura esperienza dell’imparare il transito dalla difficoltà all’opportunità”, questo scrive Amedeo Anelli presentando la silloge Pianti Piano di Eliza Macadan.



L’autrice è nata a Bucarest, ma compone in diverse lingue: romeno, francese e italiano; ha pubblicato diverse raccolte che hanno avuto molti riconoscimenti tra cui il Premio “Léon Gabriel Gros” nel 2014 per Au Nord de la Parole.

La lingua Siciliana ovverosia Dialetto o Vernacolo?

Una diatriba di lunga data che vede in contrapposizione due diverse tesi tendono a classificare il siciliano nella categoria “lingua” o in quella “dialetto”

La lingua di un popolo è anche la storia di quel popolo. E la storia ricca e varia del popolo siciliano non poteva far altro che produrre un lessico altrettanto ricco e vario. Molto probabilmente la base lessicale del Siciliano deriva dal Latino anche se è possibile trovare grecismi, arabismi, normannismi, catalanismi, francesismi, spagnolismi che rappresentano le impronte della storia dell’Isola, fatta di invasioni e di innumerevoli contatti con le genti del Mediterraneo e d’Europa.

«Amazzonia verde d’acqua» di Márcia Theóphilo

il nuovo eco-libro poetico sul “polmone verde”. Nata a Fortaleza in Brasile, Marcia Theofilo ha studiato a Rio de Janeiro, San Paolo e Roma, dove si è laureata in antropologia. Vive fra il Brasile e Roma, e rappresenta l’Unione Brasiliana di Scrittori in Italia.

È felicemente uscito lo scorso 16 giugno, per i tipi di Mondadori, nella collana “Lo Specchio”, il nuovo libro della nota poetessa brasiliana Márcia Theóphilo. Poetessa, scrittrice e antropologa tanto in portoghese, sua lingua d’origine, che in italiano, nel corso degli anni ha visto le sue opere poetiche venire tradotte in varie lingue straniere, dall’inglese allo svedese, dal francese allo spagnolo.


Márcia Theóphilo. Candidata al Premio Nobel per la Letteratura

Sorsate ristoratrici di Vittorio “Nino” Martin

Autodidatta, ha pubblicato numerose sillogi avvertendo il bisogno di parlare del pericoloso bilico in cui si trova l’umanità

Sorsate ristoratrici di Vittorio “Nino” Martin, è una silloge pungente e disarmante per certi versi poiché presenta una vera e propria denuncia sociale insieme al degrado dei valori etico-morali dell’attuale società. L’artista, che è un autodidatta sia come pittore, sia come poeta, ha pubblicato numerose sillogi nel corso degli anni, avvertendo il bisogno di parlare del pericoloso bilico in cui si trova l’umanità.

I racconti di Lucio J. di Antonia Izzi Rufo

Un libro non solo per bambini o ragazzi, ma anche e soprattutto per grandi, disposti ad apprendere le cose buone e semplici del mondo dei bambini

In questo piccolo volume Antonia Izzi Rufo ci propone una silloge di racconti dedicati a Lucio, suo nipote, e a tutti i bambini del mondo. La scrittrice, laureata in Pedagogia, è un’insegnante in pensione che ha pubblicato oltre settanta opere ricevendo molti premi. Con un linguaggio semplice e facilmente comprensibile, narra dei piccoli e grandi problemi che si posso-no incontrare nella vita. Ad esempio il voler essere giovani a tutti i costi, le piccole realtà che possono cambiare nel mondo del bambino, la capacità di adattarsi a queste nuove realtà, l’importanza della famiglia ed il suo sostegno, il ruolo svolto dai nonni nella vita affettiva dei nipoti, l’importanza della fantasia nel bambino ed il diritto al gioco. Sono tutti argomenti attuali.

La Resistenza e la vendetta tedesca in Sicilia

Il saggio restituisce il giusto merito al sacrificio umano di molti giovani siciliani che, da Castiglione di Sicilia a Mascalucia, si ribellarono alle barbarie dell’esercito tedesco ancora formalmente alleato al governo italiano ma percepito già come nemico dal popolo

Nicola Musumarra ha il merito di informare l’opinione pubblica di fatti e misfatti compiuti dai tedeschi nei territori da loro occupati, evidenziando il contesto socio-politico di una terra che vive il difficile momento di passaggio dall’occupazione tedesca fino al disfacimento dell’asse nazi-fascista

Il saggio restituisce il giusto merito al sacrificio umano di molti giovani siciliani, che da Castiglione di Sicilia a Mascalucia, si ribellarono alle barbarie dell’esercito tedesco ancora formalmente alleato al governo italiano ma percepito già come nemico dal popolo.

Quando il tempo verrà fragile come la luna

Figlio d’arte (il padre Domenico era un grande musicista solista), si dedica alla poesia da molti anni

Il mistero dell’essere, della vita e della perdita, tutto questo è racchiuso nei versi di Giannicola Ceccarossi. Il poeta si pone alcuni interrogativi che nascono nel suo animo e che vengono, forse, risolti in senso catartico, nel naturale divenire dei versi. Giannicola, figlio di Domenico, grande musicista solista, nasce a Torino e dopo una carriera manageriale, comincia a dedicarsi alla poesia. Dal 1967 pubblica ben diciotto raccolte di poesie, vincendo numerosi premi e riconoscimenti.







Rap Di-Verso, la raccolta di poesie per bambini

Se dovessi pensare a tre parole per descrivere il mio affascinante incontro con i versi di Maria Teresa Infante, penserei a Bellezza, Semplicità, Cuore. Ebbene sì… ho trascorso momenti sereni e coinvolgenti tra le simpatiche liriche dell’autrice.

L’inquietudine della bellezza

L’amante di se stessa. Un saggio biografico di Varvara Dmitrievna Mergasov, donna di smisurata bellezza soprannominata la Venere Tartara

Fino a qualche decennio fa, in molte case italiane, si poteva trovare il dipinto di Madame Rimsky-Korsakov. Da bambina, anche io, avevo questo piccolo quadro che era della mia bisnonna. Lo guardavo con occhi incantati: era una donna bellissima, il suo abito era meraviglioso ed i suoi occhi erano velati da un’inquietudine che mi affascinava.
Finalmente l’occasione mi è stata fornita dal libro di Andrea Biscàro che ha tracciato un quadro completo di Varvara Rimsky-Korsakov e lo ha fatto attraverso l’incrocio di diverse fonti: giornali, lettere, libri, testi dell’epoca scritti da conoscenti ed amici della nostra protagonista. E, grazie all’aiuto di una grafologa, ha analizzato la personalità di Varvara mediante la sua grafia. Biscàro con una scrittura precisa ed attenta, aderente alle fonti, ci regala un ritratto narrativo di una delle più affascinanti figure femminili di tutti i tempi.

La lingua di KOINÈ Saggio linguistico di N. Barone

La manifestazione culturale, patrocinata dal Comune di Buseto Palizzolo, è stata organizzata dal coordinatore responsabile del settore culturale dell’Associazione di Lettere, Arti e Sport Jo’ e poeta A.Criscenti

Mercoledì 6 marzo 2019, presso l’Aula Magna della Biblioteca Comunale di Buseto Palizzolo (TP), ho avuto l’onore di presentare l’ultimo libro del poeta trapanese Nino Barone, un saggio linguistico intitolato La Lingua di KOINÈ, Appunti di scrittura e parlata siciliana.
Intanto spieghiamo il significato KOINÈ che ai più sembrerà un termine quanto meno misterioso. Si tratta in realtà di un aggettivo della lingua greca che vuol dire: “comune”, quindi la Lingua comune, cioè la lingua di tutti, ma al tempo stesso anche di un territorio circoscritto, le cui persone deputate ad utilizzare al meglio la lingua, sono poeti, scrittori e attori, di teatro e del cinema.


Poetesse dimenticate: Maria Ermenegilda Fuxa

A Jesi un premio in sua memoria. La storia e le poesie della Fuxa che ha trascorso più di 50 anni nell’Ospedale Psichiatrico di Palermo dando voce ai senza voce, ai disabili psichici dimenticati da tutti

Il 16 novembre 2019 a Jesi (AN) presso la Sala Maggiore del Palazzo dei Convegni, nel contesto della cerimonia di premiazione della VIII edizione del Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi” è stato attribuito un premio speciale “alla memoria” alla poetessa palermitana Maria Ermegilda Fuxa (1913-2004). Il Premio, ideato e presieduto dal sottoscritto e organizzato dall’Associazione Culturale Euterpe di Jesi annualmente, intende ricordare insigni esponenti del panorama poetico nazionale che ci hanno lasciato, per celebrarne la memoria e permettere una conoscenza maggiore della loro opera, anche fuori ai loro contesti regionali.

Tra gli autori siciliani precedentemente premiati “alla memoria” figurano la poetessa messinese Maria Costa (1926-2016) e il poeta, giornalista ed editore Alessandro Miano (nato a Noto nel 1920 e poi vissuto a Milano, dove morì nel 1994).


Ricordo di Maria Ermegilda Fuxa
a Jesi un premio in sua memoria

Nei giorni, l'ultima silloge di Caterina Felici

Versi aperti al mondo, alle relazioni umane senza mai soccombere alle brutalità e al dolore

“Continuamente mi sorprende/ la vita” e così sorprende anche la lettura della raccolta composta da quaranta poesie di Caterina Felici. I componimenti trasmettono messaggi propositivi nell’ottica di un futuro che trionfa: Trionfante è la vita tra realtà nitide, velate e nascoste che presentano, però sempre, occasioni da cui imparare. I versi creano nella mente immagini luminose, splendenti e preziose, tra realtà che a volte appaiono velate sui nostri occhi, ma basta togliere il velo per poter apprezzare ciò che realmente si possiede.

È uno sguardo positivo alla vita che presenta continue occasioni da saper cogliere. Lo stile della poetessa è essenziale, non ridondante, ma carico di pura emotività positiva. Una poesia di una dolcezza e di una femminilità che trasuda dai toccanti versi.

L’Altra Elena di Simona Martorana

È la guerra di Troia da un punto di vista diverso dal solito, narrata dalla voce potente ed evocativa, della ninfa Enone, figlia del dio fluviale Cebreno, che si innamora di Paride pur sapendo che le porterà solo dolore

Leggere questo libro induce a due importanti considerazioni letterarie e culturali; la prima, evidentissima, certifica che l’autore è una donna, per la delicatezza dell’esposizione letteraria inconfondibile all’occhio attento del critico esperto; la seconda, trattandosi di una tragedia storica, epica e mitologica, esercita una sicura attrazione verso i cultori di un’educazione umanistica e classica.
Questa branca del sapere, nella quale sono cresciuto, educato ed istruito e della quale ne vado fiero, indirizza ad una vita sociale colta ed orientata, verso principi morali e umani al di sopra del comune sentire: onestà, buon senso e propensione naturale a sentimenti come magnanimità, lealtà, generosità e rispetto verso il prossimo.

Un volo di farfalle, di Elisabetta Di Iaconi Salati

Una raccolta poetica con la quale la Di Iaconi Salati percorre il sentiero della vita, reggendosi con forza ai ricordi e lasciandosi guidare dalla sua ispirazione

Nell’antologia Un volo di farfalle, Elisabetta Di Iaconi Salati racchiude tutto il suo mondo poetico. È un diario dell’anima in versi, dallo stile delicato e raffinato in costante equilibrio tra endecasillabi e settenari.
Nel ricordo illuminante di un passato felice, le poesie irradiano positivamente il presente ed il futuro.
Il mondo è ancora pieno di speranze e ogni giorno la poetessa cerca il senso della sua vita. Ogni giorno il coraggio/ di ricercare il senso di un cammino.
La scrittura per lei appare come un modo per contrastare e combattere il dolore che inevitabilmente deve affrontare. Vibra tra i versi un’empatia con tutto il creato: Mentre respiro l’alito del mare,/ mi trovo in sintonia/ con transitori attimi d’eterno. Mente corpo e natura sono in continua sinergia.

Il piacere di leggere: Arrèri ô Scuru

Dietro al buio, poesie di José Russotti; cantore dell’anima siciliana e poeta celebrativo della “bella lingua"

José Russotti, il cui estro poetico è già ben noto ai nostri lettori, ci ha donato con la sua nuova silloge Arrèri ô scuru (Controluna Ed., 2019) un emozionante dualismo poetico, in cui lingua italiana e dialetto mavvaggnotu si incontrano in modo simbiotico e rendono trepidante omaggio a quelle emozioni che il critico definì “scissioni dell’animo”, ovvero pure e nude verità emozionali.
José, da assoluto cantore dell’anima siciliana e poeta celebrativo della “bella lingua”, è riuscito a sanare il mortificante dualismo dialetto-traduzione, esaltando la musicalità poetica di entrambi i registri linguistici, talché la silloge è godibilissima nelle due anime interne che si specchiano l’una nell'altra.

La silloge è afflato di silenzi e grida che animano illusioni di vuoto e nulla, ma anche germinazioni di sentimenti caldi e passionali, ritratti impressionistici e calde emozioni a volte devastanti, come la lava della Muntagna che scorre, linfa vitale e nascosta, tra i versi dei fogghi mavvagnoti di José.

Requiem for Gina’s death and other poems

Un viaggio vissuto a ritroso nel tempo, ricordando gli accadimenti e le persone più importanti della propria vita

Il volume presentato da Fabio Dainotti è composto da sette poemetti: Lamento per la morte di Gi-na, Notte a Vigevano, La zia Letizia, Due modi d’aver cinquant’anni, Al bar di Michele, Cimitero marino, Famiglia. I poemetti sono componimenti letterari di carattere narrativo, il cui tema principale, in questo caso, è il senso della vita, rappresentato od evocato attraverso l’idea del viaggio mentale. Un viaggio vissuto a ritroso nel tempo, ricordando gli accadimenti e le persone più importanti della propria vita. E come tutti i poemi che si rispettino, termina con il compimento della missione da parte del narratore/eroe; difatti al poeta, già da giovane, era stata assegnata la funzione di scriba del tempo e della memoria.

Ricordi, nostalgie, sentimenti di M. Chiti

Il suo pensiero poetante è un continuo mediare tra lei ed il suo mondo interiore

La silloge è un’altalena di ricordi, nostalgie e sentimenti che affiorano dai delicati versi di Mercedes Chiti. Fin da bambina, l’autrice amava scrivere ed ha ottenuto, nel tempo, notevoli risultati nei diversi concorsi letterari a cui ha partecipato. Con uno stile garbato e raffinato esprime il suo modo di fare poesia. Mediante la strada dei ricordi, dolorosa, ma necessaria, ripercorre la sua vita. “Ed io, bambina, corro per i prati/ per catturare l’oro/ per sentire il profumo dell’infanzia/ che s’è smarrita, coi suoi sogni vaghi,/ fra i fastelli dell’erba profumata.
I versi, nonostante i temi importanti, si innalzano e si liberano come una sinfonia leggera e piacevole per tutti coloro che si accingono a leggerli.

Le parole a comprendere di Domenico Defelice

L’ultimo lavoro di Domenico Defelice Le parole a comprendere è una raccolta di 99 poesie divisa in quattro parti. La silloge delinea un percorso di vita che si intraprende dalla prima pagina e che arricchisce e coinvolge il lettore grazie ad uno stile a volte disincantato, pungente e dissacrante, a volte sensibile, delicato ed amareggiato. Sono versi che in un primo momento fanno sorridere, poi costringono il lettore a riflettere su argomenti scottanti che risvegliano le coscienze, come la disonestà presente nella politica, la volubilità e la superficialità di chi si mostra in tv, ma anche i ricordi della sua infanzia, della sua vita ed il presagio della morte.

“La Tonnara dei Pirati CETARIA” di G. Mistretta

Romanzo tra Storia, pirateria, amore e società mediterranee del XVIII secolo

La Tonnara dei Pirati CETARIA (La Moderna Edizioni Enna, 2019), romanzo avvincente e ben costruito nella trama e nell’impianto discorsivo, rappresenta il capolavoro letterario di Giuseppe Mistretta.
Poeta, scrittore e drammaturgo di indubbio valore, è profondamente legato da un amore atavico per la sua città, Enna, e per la sua provincia, baricentro geografico e fisico della Sicilia. Proprio qui, più aspre nei secoli sono state le divisioni tra le classi sociali, luoghi in cui, fino ad un passato non lontano, il lavoro nei campi e nelle miniere di zolfo è stato più che un diritto affermato verso la dignità, una vera e propria condanna, come affermava Ignazio Buttitta per il lavoro dei “jurnatari” nel latifondo e come ben narrato da Luigi Pirandello nella sua novella Ciaula scopre la luna. Ma Mistretta è legato anche indissolubilmente alla storia e alla cultura siciliana di cui oggi è un interprete emergente, ben noto nel panorama letterario della nostra regione e mi auguro presto dell’Italia.

Dal Mediterraneo... Una testimonianza umana

Presentata alla Sapienza l’antologia poetica curata dalle poetesse Sofia Skleida ed Elisabetta Bagli

Si è tenuta a Roma, presso la Biblioteca Generale “Enrico Barone” della Facoltà di Economia e Commercio dell’Università La Sapienza, la presentazione dell'Opera poetica "Dal Mediterraneo" curata da Sofia Skleida, poetessa greca, ed Elisabetta Bagli, italo-spagnola.

In apertura il prof. Pisana, che ha curato la prefazione al libro, ha ricordato, nel suo intervento, una citazione di Seneca in un lettera all'amico Lucilio: "Nullius boni sine socio iucunda possessio est" (Epistulae ad Lucilium, 6,4-5); ovvero "Nessuna cosa è bella da possedere se non si hanno amici con cui condividerla."

Pasquale Panella... Un passo dall'arcobaleno

Le poesie della De Vergoni colgono l’essenza della vita e tendono a farsi vita esse stesse

Un Passo dall’Arcobaleno è una silloge preziosa, intensa e profonda che l’autrice Flora De Vergori ci offre. Le sue poesie sono di grande contenuto, belle ed emozionanti da poter essere lette e rilette con estremo piacere. E’ un’opera profonda, importante sulla quale concentrare la nostra attenzione soprattutto in questa nostra società vittima del benessere, del consumismo, del materialismo e dell’egoismo; una società dove il nulla erode e consuma le nostre menti e i nostri cuori; dove l’angoscia ha sostituito la fede.

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