La “tossicodipendenza” che va di moda
Sempre più italiani nervosi e inconsapevolmente dipendenti intossicano le loro vite guardando costantemente le soap opera. É il caso attuale delle serie turche che entrando nelle case degli italiani con imponenza inducono le persone più deboli a guardarle poiché sono letteralmente bombardati dalle loro pubblicità. C’è chi addirittura segue più soap al giorno recando cosi dei notevoli danni cerebrali irreversibili. Mattina, pomeriggio e sera, stanno diventando una droga che – come sostengono gli studiosi – questo eccesso da parte dei telespettatori nuoce non meno della tossicodipendenza.
Tutto merito di una forma di “operazioni d’affare” dove contano i numeri di ascolti mediatici, senza tener conto della salute delle persone.
L’idea dell’immortalità dell’anima e del corpo è sempre stata collegata ad un dono divino non solo racchiuso nella parabola storico religiosa e nel messaggio ultraterreno di Gesù. Cristo, resuscitando, avrebbe sconfitto la morte dimostrando ai testimoni e ai secoli futuri che il pungiglione della morte e la sua vittoria sono state sconfitte per sempre: divina ed eterna promessa di salvezza e d’immortalità per coloro che credono nel messaggio del fondatore del cristianesimo. Già nel Vangelo di Giovanni Evange-lista, il discepolo che Gesù amava e l’apostolo profeta del Nuovo Testamento per via della scrittura a lui attribuita dell’Apocalisse nell’esilio di Patmos, il tema dell’Immortalità come dono divino appare nella sua più carnale concretezza.
Un passo del Vangelo di Giovanni è illuminante e racchiude il dubbio di Cristo agonizzante in croce sul destino che egli vorrebbe riservare al suo discepolo più amato.
Alcuni fonti accreditate hanno stabilito che il nostro Paese si avvale di duecento cinquantamila leggi per governare, altri ne attribuiscono cento dieci mila, i più non lo sanno. Nemmeno i tanti legulei che si affan-nano a corteggiare i potenti, hanno bisogno di questa conoscenza, avendo già conquistato sufficiente fonte di tutela con la vicinanza al potere.
Foggia piange Angelo Capozzi
Docente dell'Università del Crocese, Angelo Capozzi si è occupato di astro archeologia. È stato un grande studioso della tradizione folkloristica di Foggia e della Capitanata.