Pensieri e riflessioni

Ferroviere
mio malgrado

Autobiografia di un ferroviere del sud

Sono nato ad Ostuni, splendida cittadina in provincia di Brindisi, più di sessanta anni fa. Qui da sempre ho vissuto e vivo con la mia famiglia. All’età di nove anni, così come si usava allora, durante le vacanze scolastiche, per levarmi dalla strada, mia madre, che aveva origini contadine, pensò bene di mandarmi a bottega per imparare il mestiere di sarto.
Un mestiere più leggero pensava, avendo provato sulla propria pelle la fatica del lavoro nelle campagne. L’esperienza fu così positiva che mi invogliò a continuare, tanto che negli anni seguenti, nel tempo libero che mi lasciava la scuola, continuai a frequentare la sartoria. Conseguita la licenza media, mi dedicai a tempo pieno ad imparare un mestiere difficile, ma che immaginavo potesse avere un futuro.

Il vagone del virus di Franco Arminio

Decalogo contro la paura

Forse per prima cosa dobbiamo riconoscere le nostre ansie, ansie che ci portiamo dietro da tempo, una motrice con molti vagoni a cui in questi giorni si è aggiunto il vagone del virus.
Io stanotte ho avuto un piccolo dolore al braccio sinistro e pensavo fosse un infarto. E poi più tardi, girando la testa nel cuscino, ho avuto un lievissimo senso di capogiro e ho subito pensato alle vertigini che mi hanno tormentato a settembre.


Dico queste cose per dire che le malattie prima di essere un attacco di agenti esterni, sono un dialogo che facciamo con noi stessi, sono anche un'occasione per entrare in un'altra forma della nostra vita. La salute è l'unica cosa che conta veramente, ma la salute si ottiene conquistando salute, non combattendo contro la malattia: spesso si tratta di combattimenti che peggiorano la situazione.

Ciao Carmine. Il teatro: ultimo atto

L’omaggio da tutti coloro che ti hanno conosciuto.

Una presenza silenziosa e discreta all’apparenza ma che all’occorrenza diveniva carismatica per la passionalità che trasfondeva in ogni suo progetto.
Carmine D’Agostino, era un artista, autodidatta, dapprima con la passione per la scultura, i colori, la materia che prende forma e diventa altro da sé, poi esplode la grande passione per il teatro che non lo abbandonerà più, fino agli ultimi giorni della sua vita.
Il regista teatrale il 24 dicembre 2019, tra l’annunciazione di una nascita imminente e quella di una dipartita a sorpresa, ci ha lasciati. Noi abbiamo perso un caro amico e l’opportunità di continuare a sorridere riflettendo.

Lettera aperta ai giovani della mia città

Le nostre radici affondano nella nostra terra, nella nostra storia, nella nostra cultura e nelle nostre tradizioni… cercate di difenderle sempre e di andarne fieri

Cari ragazzi,

nel riferirsi ad un libro qualcuno ha detto: È la porta di un mondo che si apre, un invito a restare, a fermarsi in compagnia di una storia, dei suoi personaggi. A volte, un’esplosione di passioni e sentimenti e di eventi drammatici o felici. È infine, una traccia che ci portiamo dentro e che può anche cambiarci la vita.

Sto facendo un film su Sharm El Sheikh. Esodo

Questo presente mi sazia, non penso a nulla, solo guardo e cammino...

Esco per l’ormai solita passeggiata nel deserto, un deserto contaminato dall’uomo e dalla guerra. Affiorano semi sepolti i residui industriali, bidoni, lamiere contorte, crivellate dalla ruggine e pericolosi spezzoni di filo spinato affioranti ovunque, o ammassati in grandi matasse aggrovigliate. Semi affondata al largo, nel mare, giganteggia lo sventrato relitto di una petroliera, ma la luce, lo spazio e il silenzio conferiscono dignità di relitto a ciò che è solo spazzatura.

Quell’incontro con Padre Pio

Ci sono eventi nella vita di ciascuno che rimangono per sempre come pietre miliari della propria esistenza

... e il ricordo di questi eventi è talmente vivido e presente che non può essere dimenticato. Con questi crismi e queste caratteristiche esclusive è connotata l’esperienza personale dell’incontro che Sara e Marco hanno avuta con il Santo nel lontano 1964, subito dopo il loro matrimonio, il cui excursus pre matrimoniale era stato molto lungo e tormentato. Si erano conosciuti dieci anni prima quando avevano appena quindici anni, il loro era stato un amore sbocciato per caso durante un’estate magnifica e nel corso di una stagione balneare di ampio respiro.
Sara doveva iniziare la frequenza al primo anno di Magistrale e Marco si apprestava a frequentare il I Liceo Classico, seppure ancora molto giovani avevano già nello spirito e nell’intelletto il germoglio avanzato di una maturità adulta. I loro sentimenti e la loro conoscenza iniziati quasi per gioco e per una curiosità personale, erano cresciuti di pari passo in un crescendo veloce e deciso. Si erano giurati eterno amore ma, non sapevano quello che li attendeva nel prosieguo della loro esistenza, per i contrasti e le difficoltà di vario genere che li avrebbero accompagnati.

Programmi in tv oggi
guarda tutti i programmi tv suprogrammi-tv.eu
Ascolta la radio
Rassegna stampa