Dal Medioevo al Novecento una lunga serie di pregiudizi che hanno imposto la musica classica prevalentemente al maschile
LE “SORELLE DI MOZART”
Negli ambienti musicali di tutto il mondo – il riferimento è alla musica classica – sono conosciute come “le sorelle di Mozart”. La definizione rappresenta gli innumerevoli talenti al femminile che sono rimasti ine-spressi, sconosciuti e persi alla cul-tura, alla musica in particolare. L’espressione trova la sua giustifi-cazione nella condizione in cui ver-sava Maria Anna Walburga Ignatia Mozart, chiamata Nanner (1751-1829), sorella maggiore del più noto Wolfgang Amadeus (1756-1791).
La poetessa malinconica della letteratura italiana che forse non tutti conoscono come merita
Antonia è solo il primo di una serie di nomi parentali ed è quello del nonno materno, persona di grande coltura, storico, pittore di acquerello e amante dell’arte. La nonna Maria è a sua volta colta e di famiglia illustre: è infatti la nipote di Tommaso Grossi.
pur non mancando apprezzabili esempi di capacità e di coraggio
Donne artiste cercansi
Ci siamo lasciati, lo scorso numero di OceanoNews, con un interrogativo rimasto senza risposta: è mai possibile che in oltre duemila anni di attività artistica – pittura e scultura in particolare – non vi sia stata una sola donna degna di essere annoverata tra i grandi maestri dell’arte universale? Non è certo un problema di “capacità”, se è vero che studi di psicologia e neurologia accreditano l’ipotesi secondo cui la creatività è ripartita paritariamente rispetto al genere.
Sull’estrema punta occidentale della Sicilia, adagiata su una lingua di terra che corre lungo il Mediterraneo con una forma arcuata che richiama una falce, la città di Trapani rappresenta un punto di partenza di eccezionale bellezza per scoprire tutto il versante siciliano