Un’importante pagina di storia fasanese.
Giunto al potere, Mussolini intraprende un vasto programma di formazione culturale con lo scopo di allevare ed educare schiere di giovani fascisti di provata fede e assoluta devozione
Quando si parla di episodi storici, di luoghi divenuti memorabili per avvenimenti tristi e spiacevoli non si pensa mai che qualcosa di simile sia stato vissuto nel nostro territorio, quello fasanese. Anni fa appresi da un libro dell’esistenza di un campo di internamento a pochi chilometri da Fasano. Ad Alberobello ci fu la cosiddetta Casa Rossa che accolse solo donne, dove si verificarono fatti inquietanti.
Il conduttore di carrozza è una figura scomparsa con l'avvento dell'automobile. Generalmente il cocchiere (u cucchiere) veniva chiamato dalle persone prive di mezzo di trasporto, per essere condotti alla stazione o al cimitero
Leggendo sui social ho appreso che tempo fa nel Museo di Catanzaro si era salvata dal rogo una carrozza, rimasta intatta, proprio quella del famoso film Via col vento ispirato ad uno dei best sellers della letteratura mondiale.
Incuriosita sia dalla notizia che dalla figura del vecchio cocchiere in cassetta, argomento di questa ricerca, ho cercato di documentarmi. Dopo essermi aggirata in lungo e in largo mi sono imbattuta ne Il mastro di casa, opera concernente il modo di governare le case dei Grandi, di tale Francesco Liberati, risalente nientemeno che al lontano 1658.
Mestieri della memoria – Personaggi - Facezie e folclore fasanese
Il lavoro di ricerca svolto, vuol essere un tentativo per sottrarre all’oblio una minuziosa ricostruzione di frammenti di un clima sociale d’altri tempi, quando ogni mestiere, anche il più umile, costituiva ciò che oggi viene chiamato “capitale umano”. Tra le attività lavorative scomparse ho preferito trattare quelle che in qualche modo hanno accompagnato la mia infanzia e adolescenza, avendo conosciuto, già allora, alcuni artigiani fasanesi o le loro strutture operative.
viaggiatore in Italia e, oggi, con quelli di Giuliano Foschini, reporter per i Viaggi del Venerdì di Repubblica
L’ammirevole libro di Piovene, Viaggio in Italia è il frutto di un lungo viaggio durato tre anni (1953/1956). Pubblicato nel 1957, era finalizzato ad un ciclo di trasmissioni radiofoniche, per conto della Rai, onde descrivere quel momento di trapasso che andava registrandosi nella nostra nazione. Il testo è uno dei più interessanti della letteratura odeporica del Novecento italiano. Ed ecco quanto vi si apprese all’epoca dall’autore.
La Puglia è la regione in cui più si averte l’Oriente. I baresi ricordano come una favola recente gli anni in cui gli albanesi traversavano il mare carichi di monete d’oro. Essa ospita un’immensa mescolanza di razze. Vi è il sangue normanno e svevo, per cui i pugliesi possono essere anche biondi con pelle chiara, nordici anche nel carattere; presenta villaggi in cui si parla il greco antico, o si parlava fino a pochi anni fa; altri in cui risuonano persino parole francesi.