Storia e Filosofia

Fontamara di Ignazio Silone: racconto popolare nella drammaticità della storia

La vicenda si inquadra nei primi anni della dittatura fascista ; una sua verità storica che esprime gli stati d’animo collettivi dei contadini di Fontamara in cui coesistono i “cafoni” (braccianti, manovali, artigiani) e piccoli proprietari, ma sono solo i primi a subire i soprusi e le ingiustizie

Il romanzo Fontamara di Ignazio Silone, pseudonimo di Secondo Tranquilli (Pescina 1900 – Ginevra 1978), ci offre l’occasione di rileggere, in forma narrativa, il contesto storico - culturale in cui gli eventi raccontati furono collocati.
L’ascesa di Mussolini e del movimento fascista dopo la prima guerra mondiale, portarono al controllo di tutti gli aspetti della società. I fatti raccontati nel romanzo avvennero all’inizio dell’ascesa del fascismo e Fontamara, nome immaginario di un paesino della Marsica, storica regione abruzzese al confine con il Lazio, divenne simbolo della condizione di inferiorità dei contadini (i cafoni, termine che Silone intende come dignitoso) meridionali: i cafoni sono tali e parlano la stessa lingua.

La teoria idealista di George Berkeley

Padre dell'idealismo in filosofia, pose le basi di una nuova visione del cosmo attraverso lo studio degli oggetti e la loro relazione con la mente umana

Esse est percepi
(L’essere è percezione)


George Berkeley, filosofo, teologo e vescovo anglicano è con John Locke e David Hume uno dei tre grandi empiristi britannici. Nacque a Dysert in Irlanda. Studiò al Trinity College di Dublino. Si dedicò molto allo studio di Platone; terminati gli studi entrò a far parte del clero anglicano. Effettuò vari viaggi in Inghilterra, Francia e Italia.

Sacro e profano: Il rito come archetipo umano

Nella odierna glocalizzazione noi abbiamo o crediamo – meglio ancora – di aver perso ogni tipo di mitologia e rito, come abbiamo ampiamente suddetto invece certa ritualità permane negli atti quotidiani. Potrei fare una lunga lista di esempi come “la luce pendula”, il “cornetto”, quest’ultimo poi nel bacino napoletano è molto usato e deve essere rigorosamente regalato oltre ad innumerevoli altre superstizioni folkloristiche o tradizioni religiose, vedi ad esempio l’albero di natale, che permangono in maniera” inconscia” nella nostra società nonostante le diverse forme culturali.

Lévinas e il nazismo

Il volto "traccia" dell’Assoluto

Nella moderna Europa della metà del XX secolo, il nazismo, come un vasto incendio, divampò sino ad annientare ed eliminare Ebrei, malati, i più deboli della società: minorati fisici, mentali e zingari; intere comunità furono cancellate per sempre. Nel 1942 sulle sponde del Wannsee fu pianificato lo sterminio della popolazione ebraica, Auschwitz ne divenne il simbolo. Milioni di persone trovarono la morte sia durante le deportazioni, sia nei campi con-centrazionari; essi furono dapprima raccolti in ghetti per poi essere destinati nei lager o campi di sterminio. Il genocidio degli ebrei si perpetrò fino al 27 gennaio 1945, quando il campo di Auschwitz fu liberato dalle truppe sovietiche. Più di sei milioni di ebrei furono eliminati: riducendoli in cenere, attraverso i forni crematori, se ne vollero cancellare i resti.

David Hume e la conoscenza del mondo esterno

Scetticismo e irrazionalismo nel padre della filosofia empirista

David Hume rappresenta uno dei maggiori filosofi empiristi britannici. L’Empirismo nacque nel Seicento in Inghilterra: è una corrente filosofica secondo la quale la conoscenza umana deriva esclusivamente dai sensi o dall’esperienza. Si sviluppò in contrapposizione al Razionalismo (dal latino ratio, ragione), una corrente filosofica basata sulla tesi che la ragione umana può essere la fonte di ogni conoscenza.

Giordano Bruno

Il filosofo eretico, pioniere della nuova scienza, bruciato vivo dall’inquisizione

L’Italia è stata il luogo dell’avanguardia della cultura durante il periodo rinascimentale e Bruno (Nola 1548 - Roma 1600) con la sua filosofia cosmica, si proietta oltre l’Umanesimo e la Rivoluzione scientifica, rappresentando eminentemente questa straordinaria età.
La cultura umanistico-rinascimentale italiana, partendo dal basso medioevo fino a tutto il XVI secolo, si è sviluppata nei vari campi attuando, così, un processo di rinnovamento della civiltà degli italiani, un processo di libertà.
Nel decorso rinascimentale italiano emersero e si affermarono le forze laiche, spesso in opposizione alla Chiesa Cattolica, sfociando in movimenti ereticali, giungendo al rogo di Giordano Bruno (1600) e subito dopo alla condanna di Galileo Galilei; tuttavia la linfa cristiana e cattolica circolò per l’intera civiltà rinascimentale e pertanto, come afferma P.O. Kristeller ne Il Rinascimento e le tradizioni medioevali, “nel complesso il periodo è ben lontano dall’essere anticristiano, come è stato a volte rappresentato”.

Sacro e profano: tra rito e mito

Abbiamo già parlato nei numeri precedenti dei riti di passaggio e d’iniziazione sia nel guerriero che nel matrimonio completamente diversi secondo le culture. Ormai il guerriero non esiste più in quanto il servizio di leva è diventato volontario, per cui generalmente gli Stati pagano i futuri militari affinché servano, più che la patria, gli interessi politici (il servizio militare di leva veniva ascritto nei cosiddetti Ruoli Provvisori).

John Locke: fondatore del liberalismo, filosofo della libertà

Filosofo e medico inglese, considerato il padre del liberalismo, dell'empirismo moderno e uno dei più influenti anticipatori dell’illuminismo e del criticismo

John Locke, filosofo e medico inglese, è considerato il padre dell’empirismo moderno. Studiò filosofia, scienze naturali e diritto al Christ Church di Oxford. Qui rimase come professore di greco, retorica e filosofia morale. Si dedicò anche agli studi di medicina, di fisica e di fisiologia. Si impegnò inoltre in problemi politici e religiosi.
Nel 1667 pubblicò, contro l’assolutismo monarchico, il Saggio sulla tolleranza.

Seneca: un filosofo contemporaneo… il filosofo della virtù

Protagonista tormentato degli eventi del proprio tempo, è uno tra gli scrittori più moderni della letteratura latina. Affascinato dalla morale stoica, riuscì a piegarla alle esigenze della vita pratica. Lo dimostrano i suoi molteplici scritti, grazie ai quali la riflessione romana raggiunse il massimo livello nell’ambito della filosofia morale

La frase succitata in esergo di Lucio Anneo Seneca resta di una attualità sconcertante nonostante tanti secoli siano trascorsi. Anche se non prenderemo in esame il pensiero del filosofo stoico della tarda latinità, partiremo da questo suo pensiero per affrontare un problema attualissimo della nostra società. Per essere precisi, cultura deriva da colere, coltivare: si coltiva, si ara un campo affinché sboccino i fiori così come si coltiva la mente affinché noi si possa avere una visione non dogmatica ma critica della realtà.
Subito il filosofo stoico introduce anche il più profano in filosofia nel valore della condivisione.
In realtà, contro ogni visione narcisistica del conoscere per il conoscere, c’è un’ottica diversa, autentica: si conosce per agire, per sviluppare determinate doti nell’altro da noi. L’arte, e in genere la cultura, non hanno così un carattere élitario ma universalistico, non esiste più la netta scissione tra cultura colta e pseudo-cultura.

L’Empirismo Britannico

Pensiero filosofico, nato nella seconda metà del Seicento in Inghilterra, secondo cui la conoscenza umana deriva esclusivamente dai sensi o dall'esperienza

Gottfried Wilhelm Leibniz

Filosofo, matematico, scienziato, logico, teologo, linguista, glottoteta, diplomatico, giurista, storico e magistrato. Tra i massimi esponenti del pensiero occidentale, è considerato un “genio universale”.

Leibniz è nato a Lipsia nel 1646 ed è stato un filosofo, matematico e scienziato tedesco. Sin da piccolo si dedicò allo studio dei filosofi antichi e moderni; studiò le lingue latina e greca; a venti anni si laureò in legge; trascorse alcuni anni viaggiando per l’Europa.
Si interessò di molti problemi. Per sua iniziativa fu fondata l’Accademia delle scienze di Berlino (1700). Si adoperò per la conciliazione tra la Chiesa cattolica e le Chiese riformate. Il suo nome è legato anche al calcolo infinitesimale e alla prima calcolatrice meccanica in grado di compiere tutte le operazioni matematiche.

Hölderlin: la filosofia nasce dalla poesia

Profondamente partecipe dello spirito del suo tempo, Hölderlin sperimenta che l’elemento di “inconciliabilità” della filosofia “alla fine nuovamente confluisce nelle misteriose fonti della poesia”

Tra gli autori poco conosciuti o quasi dimenticati del panorama letterario europeo ritengo ci sia Hölderlin (1770 / 1843), la cui vita è un esempio raro di umiltà e di semplicità. Hölderlin fu una figura nobile e bella “simile ad un Apollo”: così un testimone (Magenau) lo descrisse. Ancora oggi rappresenta il punto d’incontro fra gli orientamenti teorici sviluppatisi nella prima metà dell’Ottocento. La sua educazione fu decisamente pietista: studiò greco, latino, dialettica, musica; lesse Schiller, Klopstock, Euripide, i poemi di Ossian e si appassionò all’antichità classica. Visse un tempo ricco di fermenti culturali, sociali e politici, che sfociarono nella Rivoluzione francese, nell’Illu-minismo, nella cultura romantica e nell’Idealismo.
Nel frattempo, mentre l’Illuminismo e la Rivoluzione francese esaltavano l’individuo libero e sovrano nella ragione e per la ragione e consegnavano ai secoli futuri la trasformazione del suddito in cittadino, la cultura romantica permeava di sé l’Uomo e lo Sturm und Drang con Herder superava la concezione storica dell’Illuminismo preparando lo Storicismo del XIX secolo.

Secolarismo e religione

Il diaframma tra secolarismo e religione è avvenuto lentamente soprattutto dopo il Rinascimento e l’Illuminismo. L’età dei lumi ha sancito il potere della ragione e la capacità di discernere tra potere spirituale e temporale. Mi è rimasto impresso il quadro di David che rappresentava L’incoronazione di Napoleone. Se compariamo l’incoronazione di Carlo Magno con quella di Napoleone, ci rendiamo conto che, nel primo, la corona viene messa sulla sua testa dal papa Leone III; mentre Napoleone se la mette da solo.

Benedetto Spinoza

Celebre filosofo olandese ritenuto uno dei maggiori esponenti del razionalismo del XVII secolo

Nato ad Amsterdam da genitori ebrei il 24 novembre 1632, fu educato nella comunità ebraica di Amsterdam. Studiò il latino, il greco e i testi biblici.
Venne a contatto sia con la filosofia scolastica e la filosofia cartesiana che con il pensiero di filosofi contemporanei come Cartesio e Bacone. Per le sue idee religiose nel 1656 fu scomunicato e bandito dalla sinagoga con l’accusa di eresia. Il Filosofo abbandonò Amsterdam e si ritirò in un sobborgo dell’Aia. Lì trascorse il resto della sua vita in meditazione e a comporre le sue opere; morì nel 1677 all’età di 45 anni.

Blaise Pascal: il filosofo dell’esistenza

Matematico, fisico, inventore, scrittore, teologo e filosofo cattolico. Considerato uno dei giganti della filosofia e della scienza di sempre, ha contribuito in modo significativo alla costruzione di calcolatori meccanici e allo studio dei fluidi

Il filosofo Blaise Pascal nato nel 1623 in Francia fu anche un grande studioso di matematica e fisica. All’età di 16 anni scrisse un trattato di geometria. Compì esperimenti sulla natura del vuoto, la cui esistenza veniva negata dagli aristotelici e produsse importanti trattati di matematica sul calcolo infinitesimale e sul calcolo delle probabilità.

Nel 1642 progettò una “macchina aritmetica”, primo esemplare delle macchine calcolatrici. Nel 1646 aderì al giansenismo, un movimento religioso, filosofico e politico in polemica con i gesuiti fondato da Giansenico (1585-1638), teologo e vescovo cattolico olandese. Dopo la morte del fondatore, tale dottrina fu dichiarata eretica dalla Chiesa cattolico-romana.

Renato Cartesio: il filosofo del "Penso, dunque sono"

È considerato il fondatore della matematica e della filosofia moderna

Renato Cartesio (René Descartes), filosofo e matematico francese, nacque nel 1596 da famiglia di piccola nobiltà; il padre era consigliere al parlamento di Bretagna. Sin da piccolo entrò nel collegio dei Gesuiti ove studiò grammatica, retorica e filosofia fino all’età di 17 anni; nel 1616 conseguì la laurea in diritto. Dopo aver intrapreso la carriera militare e viaggiato per l’Europa si stabilì in Olanda. Nel 1649 accettò l’invito a recarsi in Svezia presso la corte della regina Cristina; qui mal sopportava i rigori del clima e nel 1650 morì di polmonite.

Thomas Hobbes

Il filosofo che nel XVII secolo introduce le prime forme di democrazia con le sue teorie sugli uomini e lo Stato

Il filosofo britannico Tommas Hobbes nacque il 5 aprile 1588 a Malmesbury. Dopo aver completato i suoi studi a Oxford, si impiegò come precettore di un gentiluomo suo coetaneo presso una illustre casata. Si interessò anche di matematica, di politica, di etica e di economia. Visse in un periodo di grandi tumulti a causa delle guerre civili inglesi.

Filosofia e Scienza nel Rinascimento

La rivoluzione scientifica e la nascita della scienza moderna

Unitamente al naturalismo filosofico rinascimentale i cui maggiori rappresentanti furono i tre meridionalisti Bernardino Telesio, Giordano Bruno e Tommaso Campanella, anche la scienza si basò su leggi matematiche e in campo filosofico si avvertì l’esigenza di una nuova interpretazione del problema della conoscenza e della realtà. Si ebbe praticamente una svolta nel campo della ricerca e della conoscenza denominata “rivoluzione scientifica”.

Francesco Bacone: filosofo, politico e giurista

Il “Novum organum” e il metodo sperimentale

Francesco Bacone, filosofo, politico e giurista, visse alla Corte inglese durante il regno di Elisabetta I e di Giacomo I. Inizialmente si dedicò agli studi di giurisprudenza desideroso di intraprendere la carriera politica. Nel 1584 entrò in Parlamento e in brevissimo tempo ricoprì importanti cariche politiche e onorificenze; la carriera politica procedeva con successo.

Ipazia: la prima martire della libertà di pensiero

Filosofa, matematica, astronoma greca, trucidata da fanatici cristiani, forse su istigazione dello stesso patriarca di Alessandria, Cirillo

Solitamente si associa la filosofia antica ai grandi nomi maschili (Socrate, Platone, Aristotele). Nel corso della storia donne che si sono interessate di filosofia ce ne sono state tante; purtroppo molte sono state dimenticate e poche sono quelle riconosciute e studiate.
Una donna famosa della filosofia antica è stata Ipazia, nata ad Alessandria d’Egitto nel 370 circa d.C. e morta nel marzo del 415.
Oltre che di Filosofia, si interessò anche di Matematica e di Astronomia.

Emanuele Severino: Il filosofo dell’ “eterno” che studiò il destino

Maestro del pensiero, è stato uno dei più grandi pensatori italiani, artefice di un sistema centrato su un Essere unico e immutabile come la verità

Il 17 gennaio dello scorso anno moriva a Brescia, sua città natale, il filosofo e accademico italiano Emanuele Severino, ritenuto uno dei maggiori e più importanti pensatori contemporanei; era nato il 26 febbraio del 1929. Per oltre un decennio è stato ordinario di filosofia teoretica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. In seguito alla pubblicazione del suo saggio Ritornare a Parmenide, che suscitò grande dibattito nel mondo accademico, cadde in conflitto con la Chiesa Cattolica e il Santo Uffizio lo allontanò dall’Università perché La dottrina filosofica di Severino non è conciliabile con alcuna verità della Fede cattolica.

Giovanni Papini, immeritatamente dimenticato

Scrittore, saggista e poeta. Grande promotore culturale, è protagonista e animatore della cultura fiorentina del primo ‘900 per lo svecchiamento della cultura

Il 9 gennaio del 1881, esattamente 140 anni fa, nasceva a Firenze il poeta e scrittore Giovanni Papini. Molto contrastato e dibattuto, si occupò anche di filosofia e religione. Fu un intellettuale dai “mille volti”; da ateo e anticlericale si convertì al cattolicesimo. Fu un personaggio inquieto e insoddisfatto; ebbe un’infanzia non molto serena e una adolescenza poco felice.
Con Giuseppe Prezzolini nel 1903 fondò la rivista Leonardo.

Tommaso Campanella

Filosofo, Naturalista, Teologo e Frate Domenicano

“Io nacqui a debellar tre mali estremi: tirannide, sofismi, ipocrisia” (Delle radici de’ gran mali del mondo).

Tommaso Campanella, nato a Stilo in Calabria il 5 settembre del 1568, condusse una vita drammatica a causa delle sue dottrine filosofiche e religiose. Adolescente, entrò nell’Ordine dei Domenicani dove completò i suoi studi e formò la sua cultura filosofica leggendo Platone, Tommaso D’Aquino, Giordano Bruno, Bernardino Telesio ed altri.

Giordano Bruno: vita e pensiero filosofico

Filosofo, scrittore e frate domenicano nato a Nola nel XVI secolo, affronterà la coscienza ed il sentimento religioso della sua epoca, in nome della libera ragione e della filosofia razionalistica

Giordano Bruno nacque a Nola nel 1548 e gli fu dato il nome di Filippo. Di nobile famiglia, frequentò gli ambienti culturalmente più elevati di Napoli. Giovanissimo, a diciassette anni, entrò nel convento domenicano della città. Osservando la regola dell’Ordine rinunciò al nome di battesimo e assunse quello di Giordano. Qui si dedicò allo studio della filosofia e nel 1573 fu ordinato sacerdote.
Sospettato di eresia (espresse il suo scetticismo sulla Trinità) fu denunciato e contro di lui fu istituito un processo. Il Filosofo fuggì a Roma e da qui in altre città. Iniziò per lui un peregrinare anche per vari stati europei a causa del suo carattere indomabile e per le accuse di eresie che gli procuravano attriti con le autorità locali. Andò a Ginevra, a Tolosa, in Inghilterra.

Bernardino Telesio. Il cosentino che ripensò la natura

Il naturalismo di Telesio è alle radici della scienza moderna, materialista e meccanicista

Nel corso del XVI secolo si sviluppò, in campo filosofico, una nuova corrente di pensiero che prese il nome di naturalismo filosofico rinascimentale. I maggiori esponenti di questa corrente furono i tre meridionalisti Bernardino Telesio, Giordano Bruno, ciascuno dei quali, a proprio modo, intese interpretare la natura prescindendo da ogni presupposto metafisico e trascendentale; elemento comune comunque fu l’interesse per la natura e la critica al pensiero aristotelico.

Telesio fu filosofo e naturalista italiano, iniziatore della nuova filosofia della natura rinascimentale

Martin Lutero

La storia lo ricorda come l'uomo dello scisma, che con le proprie idee rivoluzionarie segnò il destino del Cristianesimo, dando vita a una seconda via verso la salvezza dell'anima

Martin Lutero è noto principalmente come fondatore del protestantesimo, fu anche teologo.
Ideò una nuova teologia secondo la quale per la salvezza dell’ani-ma, che riteneva “un libero dono di Dio”, non è indispensabile l’intervento della Chiesa. Nacque in Sassonia a Eislen nel 1483 da una famiglia contadina e crebbe in un ambiente cattolico ma anche superstizioso.



Giovanissimo, a 22 anni, entrò nel convento agostiniano dove studiò ed approfondì le Lettere di San Paolo e gli scritti religiosi di Sant’Agostino. Nel 1507 fu ordinato sacerdote contro il volere del padre in quanto non convinto della vocazione del figlio. Si dedicò agli studi teologici e alle pratiche monastiche.

PICO della Mirandola, Giovanni, conte di Concordia

Grandissimo pensatore, umanista e filosofo italiano, viene condannato come eretico, ma anche definito il più grande pensatore della cristianità dopo sant’Agostino

Pico della Mirandola è ritenuto il più grande esponente dell’Umanesimo filosofico italiano. Nacque a Mirandola nel 1463. Fu dotato di una memoria tanto eccezionale da diventare proverbiale. Si narra che conoscesse la Divina Commedia a memoria e di saperla recitare iniziando dall’ultimo verso.
Studiò a Bologna, Padova, Firenze e Ferrara. Viaggiò moltissimo e ciò contribuì certamente alla sua formazione culturale, come nota il filosofo Garin. Mostrò grande interesse per la matematica, per la magia, per l’astronomia e per le lingue. Parlava perfettamente il latino, il greco, l’ebraico, l’aramaico e l’arabo.


Fu amico di Girolamo Savonarola, di Marsilio Ficino, di Lorenzo il Magnifico e di tante altre personalità del tempo. Grande pensatore, scrisse importanti opere sulla dignità dell’uomo e sul libero arbitrio.

Pico si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e araba e senza escludere il lascito della filosofia medievale

La Fisosofia Scolastica: Sant'Anselmo, Abelardo, San Bonaventura

Illustrare e difendere le verità di fede mediante l’uso della ragione

Il fine della filosofia scolastica era quello di illustrare e difendere le verità di fede mediante l’uso della ragione. Tra i suoi numerosi filosofi e teologi, oltre al già ricordato San Tommaso d’Aquino, sono da menzionare per le loro opere e il loro pensiero filosofico e teologico Sant’Anselmo, Pietro Abelardo, San Bonaventura.






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