Le visioni estetiche di Rosanna Aloise impreziosiscono le tele

Benedetta sia l’arte dalla fonte pura e, nobile come un cristallo riflesso al sole, possa splendere d’eterno. Perché nell’eterno fluire dell’arte vi sono le sorgenti dalle ricche risorse, quali la bellezza e il desiderio di espressione. Rosanna Aloise di Fiumefreddo Bruzio con la sua pittura armoniosa ce lo dimostra, impreziosendo le sue tele con immagini evocative ispirate sia dalla sua personale sensibilità, ma talvolta anche dalle fonti esterne come ad esempio il web, che sempre più accompagna le nostre vite, suggerendole delle ottime riproduzioni artistiche o semplicemente dandole degli spunti sui quali crea delle variazioni pittoriche.



LA PANCHINA SULLA RUPE
Aprendoci al suo mondo, ne coglieremo il bellissimo senso della visione artistica che si incastra come fosse un puzzle sulle intime emozioni. Così, sentendoci travolti da particolari sensazioni come l’olio su tela Noi nel sole della serie “Gli alberi della vita”, ne percepiremo i suoni che, come canti d’amore, gorgheggiano diffusi in una sorta di accoglienza paradisiaca. Infatti la pittrice, con forza esplosiva, ha esteso getti di colori multivitaminici assorbendone la percezione del calore, riversandola sulla tela e fluendone pastosamente la tenera immagine di due volti che si guardano. I due profili, tratti dai rami di un vigoroso albero, si raccontano nell’universo del loro affetto e, tenendosi vicendevolmente fiducia, creano intorno a loro un’atmosfera raggiante supportata dalle radici del tempo.



NOI NEL SOLE
La panchina sulla rupe invece, lo definirei il quadro dell’attesa, tra un tramonto che s’accende aspettando il nuovo giorno e una rupe che ne segna la fine di un percorso per dare spazio a nuove strade non ancora vissute. Così, come un’attesa che ne confina i limiti di un passato stanco, la vita si ferma su quella panchina che proclama un arresto al trascorso, per una nuova ripartenza verso l’ignoto, verso quel “forse” che fa meno paura del cammino regresso. I toni ombrati e pieni di colore riflettono gli azzurri delle acque variopinte dai disegni del cielo. È dunque un dipinto pieno sia nell’esposizione pittorica, eseguita ad acrilico su tela, che in quella contenutistica.

L’ARABA FENICE
Attenzionando anche L’araba fenice, ci sentiremo travolti dal concetto di resurrezione, ma anche di resilienza. L’araba fenice risorgendo dalle sue ceneri si mostra dall’essenza splendente irradiando anche il cielo di maestosità. Raffigurata nelle minuzie ad acrilico su tela, è ammirevole nella riproduzione artistica omaggiando l’arte delle pluriespressioni sentimentali che si connettono con le tecniche bilanciate e sapientemente studiate da una mano attenta.

Poiché “Ogni vera creazione d’arte è indipendente da colui che l’ha realizzata, più potente dell’artista stesso e ritorna al Divino attraverso la sua manifestazione. In questo è un tutt’uno con l’uomo: che è testimone dell’espressione del Divino in sé”. Infatti, con queste parole di Ludwig van Beethoven possiamo dunque, racchiudere in uno scrigno dei tesori le verità dell’arte e la voce propagatrice che ne ammalia una visione unica, ma al contempo polivalente sulle emozioni, poiché ogni dipinto profila un’originalità identitaria che ne accresce le nostre consapevolezze di pulsioni morali lasciandole riflettere a specchio sulle svariate forme estetiche.

Posted

30 Jun 2022

Esplorando l'arte


Alessia Pignatelli



Foto di Rosanna Aloise





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