Elisabetta Castello

Pittrice e ritrattista

Quando il silenzio strabocca dando voce ai dipinti la sua espressione diviene complessa, ma al contempo narrante sull’espressiva competenza fluidificata dai colori. Ogni tocco di luce personifica una promessa che accende la forza emotiva dell’autore, dichiarandone la verità percettiva designata con maestria. Maestria riconducibile all’artista genovese Elisabetta Castello - classe ‘59 - che, con i suoi pastelli posti su cartone vegetale, ne affascina l’espressione artistica.
La sua arte, come fosse uno slancio dato dall’impulso creativo dei pennelli, scivola tra le dita modellandone le profondità inconsce che figurano sull’abbandono dell’anima, sulle effettive connessioni congetturali che ampliano il valore della bellezza e della sovrana unicità data dall’esperienza.

Esperienza attinta su quei pigmenti instradati dalla vita e che hanno accentuato la propensione verso la sua crescita direzionale.

Sicilia
Dipinto a pastello su fondo acrilico, è un fermo d’immagine, è un momento mai dimenticato, è la bellezza del ricordo, è la canzone attesa e ritrovata nell’incontro dell’autenticità, è l’attimo che assume il suono della vita, è la purezza di una terra che vuole raccontare con gli occhi di chi ha esplorato molteplici panorami, la significativa visione fermata dall’istante.
L’incedere dei colori cattura ogni forma d’arte, raggiungendo così una dimensione surreale, con delle pennellate astratte che avanzano sull’estensione figurata per assorbirne la poesia. I toni azzurri dei fiori impollinano con la stessa tinta una parte dei muri e della leggera tovaglia posta sul tavolo, armoniosa di lucentezza. Un’ampia finestra ne aggrazia le vesti dedicandone il concetto della leggiadria, di una giornata piena di ossigenazione benefica. Semplicemente incanto.

La nascita dell’arcobaleno
Spostando lo sguardo sull’opera “La nascita dell’arcobaleno”, maturiamo l’ideazione dei colori che sorridono. Ebbene, ci sembreranno un brindisi di festeggiamenti, simulando fuochi pirotecnici sul capo che abbracciano una cascata di cromatismi, scendendo delicati verso il basso e ornandone il volto della donna. L’espressione del soggetto ci lascia pensare all’immagine di un desiderio atteso e ricercato negli anni, fra uno sguardo languido che ne rappresenta lo strumento vibrante di speranza dopo tanta stanchezza emotiva. Seppur si tratta di un’immagine fantasiosa possiamo decifrarne la contemporaneità della vita sulla crescita analitica delle emozioni. È dunque un’opera di straordinaria verità sulla base della fantasia.







La pianta dei valori
A seguire “La pianta dei valori”, pastello su carta, annuncia un simbolo di eccellenza rivolto alla famiglia. La sua tecnica monocromatica, concentrata solo sulle mani del nucleo familiare, cerimonia l’abbraccio dell’amore che accentra una contenutistica policromatica, dando voce alla dimensione del colore che si nutre della premura regalata da un padre, da una madre e da un figlio che, con fermezza e al contempo con maestosa e delicata attenzione, cingono una fertile area di terra onorata dalla vita di un arbusto colorato e festoso, tenuto a battesimo con il prezioso nome dell’Amore.

Le radici del cuore, i rami della mente
In ultimo, nel quadro “Le radici del cuore, i rami della mente”, favoleggiano storie sussurrate dai sentimenti e che, ricamate dalla razionalità, racchiudono la grandezza coscienziale.
Le sue tinte calde e giallastre ricordano quegli angoli del mondo pittoreschi di storia, dove le radici del tempo celebrano il corso dei secoli. E così, comparandolo ai sentimenti, la visione pittorica rivela la crescita di un albero che radica in un cuore colmo di valori per poi ramificare nell’intelletto della buona sostanza. Nell’idealistico della pittrice Castello si tratta di una emotività gentile, raffigurata da una donna dagli occhi blu oltremare che, con fare sognante di prospettiche emozioni, denota il cuore e la mente nel valore dell’unione. Si tratta di una donna racchiusa nella verità correlata da ogni essere umano, poiché può essere articolata con il determinativo ‘la’ donna, racchiudendo l’unicità dell’essere nella prospettiva collettiva e rispecchiando la sensibilità e la forza della completezza al tempo stesso.

Posted

24 Mar 2021

Esplorando l'arte


Alessia Pignatelli



Foto di Elisabetta Castello





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