Patrizia Morello

Ogni quadro è una finestra aperta al mondo che ne delinea il percorso più intimo della sua visione creativa, motivo di costante dedizione e di profonda ricerca artistica

La pittrice pugliese Patrizia Morello, nata a Scorrano e residente a Ruffano in provincia di Lecce, trasferisce su tela l’atmosfera di quei colori rilassanti che infondono quiete e benessere psicofisico.
“La pittura è una poesia muta e la poesia è una pittura cieca” sosteneva Leonardo Da Vinci e, proprio nella bellezza delle sue pennellate dense e calde troviamo quella poesia raccontata da Leonardo che si traduce come gratitudine dello spirito, come dono della beatitudine visiva.

Le sue “creature poliedriche” si spostano dai paesaggi alla natura morta, fino ad arrivare ai motivi astratti e, per beneficiare della visione di esse, potete visitare il suo sito personale.


La bellezza dei suoi paesaggi dal delicato surrealismo ne musicano le forme, fino a travolgerci all’interno dell’opera stessa, come se fossimo noi i protagonisti del quadro. Ebbene, ci sembrerà di entrare in un’altra dimensione e di passeggiare dentro quegli sprazzi di colori che nutrono il nostro fantasioso viaggio di emozioni.

NATURA ALLA FONTE
Il quadro ad olio su tela “Natura alla fonte”, ci trasporta nel flusso della perfezione divina, dove nulla è deturpato dall'uomo e dove il sole emana un particolare benessere, incastonato nel suo cielo dai toni paradisiaci. Ci sembrerà di vivere “in punta di piedi” la quiete di quel ruscello che posa le sue acque nel lago indisturbato e, accarezzando le rocce che lo accolgono nel panorama di una sana vegetazione, identifica l’equilibrio del mondo, del rispetto cosmico.





TERRE LONTANE
Nell’opera “Terre lontane”, anch’essa realizzata ad olio su tela, avremmo l’impressione di entrare in uno scrigno vegetativo che ci dirotterà verso dei tesori inesplorati.
Un sentiero dove il tempo non conosce limiti e sa aspettare pazientemente l’arrivo di quei passi che lo attraverseranno, mentre gli alberi che si tendono all'ascolto del silenzio, ricamano il cielo con i loro rami spogli e confidano nelle loro radici la forza della purezza.
Nell’immaginario visivo, interpretiamo il muretto a sinistra con una porta coperta dalla vegetazione, come fosse un rifugio o una piccola casa di un passato remoto, di cui il tempo ne ha distrutto in gran parte le tracce.
Infine, guardando il cielo indorato dalla caratteristica del paesaggio, troviamo uno stormo di uccelli lontani che avanzano verso la loro meta ideale e ci fanno pensare alla leggerezza delle loro ali spalancate tra le mille avventure e le incertezze a cui si espongono abitualmente, ma anche alla loro costanza nella quale ripongono tutta la fiducia dei loro viaggi.
Sono dunque il nucleo della consapevolezza e dell’abbandono al desiderio di esplorazione.

Entrambe le opere racchiudono l’espressione di quelle paesaggistiche incontaminate, autentiche come l’identità delle emozioni che si assaporano osservandole e, nella loro bellezza, ritroviamo anche il pensiero dell’artista che vuole comunicarci una dimensione da sogno, dove il realismo incontra il surreale per rappresentarne l’elevata perfezione del nostro mondo incentrandone l’importanza dei beni che ci circondano.

Posted

20 Jul 2020

Esplorando l'arte


Alessia Pignatelli



Foto di Patrizia Morello





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