Mirko Dal Molin: l’astrattista

Tra gli interessi e gli studi dell’artista anche la psicologia, materia spesso intrinseca nel suo percorso professionale

L’astrattismo non è l’immagine del corpo, ma è l’espressione dell’anima e, attraverso di esso, possiamo conoscere la personalità dell’artista e la forza emozionale delle opere.
È un’arte importante, che può risultare al primo impatto visivo incomprensibile, ma in essa viene custodita tutta la magnificenza della connessione con la realtà.

È dunque una professione analitica, paragonabile alla filosofia.
Pablo Picasso affermava che “La pittura è solo un altro modo di tenere un diario”; ebbene, proprio in questo concetto ritroviamo il significato della condivisione di una lettura accessibile a noi tutti, proprio come se stessimo aprendo un diario e, immedesimandoci nel racconto, trovassimo le nostre verità e le nostre interpretazioni personali.
Tra gli astrattisti contemporanei, Mirko Dal Molin, anno 1991, originario del Veneto ma residente a Monza, è un insegnante d’arte e immagine e di discipline pittoriche nei licei artistici.
La sua arte è molto comunicativa e si affaccia in un percorso trascendentale.

VERSO L'INFINITO
“Verso l’infinito” è un’opera astratta con la visione figurata dalla nostra fantasia. Partiamo dall’idea di un paesaggio. Dal Molin ispira tutte le sue opere al concetto paesaggistico pur mostrandone di ognuna di essa la chiave astratta. Il primo dipinto che analizziamo è molto rappresentativo ed è legato al concetto di universo, ma ognuno di noi ci può vedere una realtà personale, che si avvicina maggiormente alla propria percezione.
Da un primo impatto si ha una visione piena, dando un’interpretazione di mutazione del tempo fra rocce che invadono il centro della scena, simbolo di forza e perseveranza, circondate da colori contrastanti come l’azzurro del cielo e il grigiore delle nubi, come il blu del mare e la spuma biancastra che si infrange sulle rocce, ma anche come il rosso venale, che fluisce nel mare della vita, fino a riassumersi in emozione.

ESPLOSIONE OCEANICA
Nel secondo dipinto, “Esplosione oceanica”, notiamo la simulazione astratta del fuoco e della terra bruciata che si scontra energicamente con l’elemento acqua. É dunque un quadro la cui forza è delineata da uno scontro metafisico ma anche umano. Ebbene, lo si può analizzare in rappresentanza di quei rapporti inquieti e divergenti, ma può anche simboleggiare una forte tensione su quegli avvenimenti planetari nocivi proprio come “un’esplosione oceanica”.

FENOMENO
In ultimo, l’opera dal titolo “Fenomeno” che si ispira alla formazione della materia e del movimento, legato al racconto di un’ambientazione naturale e della costruzione di un cambiamento costante. Analizzando il dipinto con le sue colorazioni sceniche, possiamo aprirne concettualmente un’intesa emotiva accomunabile alla nostra patria, il verde potremmo identificarlo come un augurio di speranza, il bianco come un inno alla purezza e il rosso come simbolo di amore e forza. Questi tre colori, di forte impulso espressivo, ci lasciano ad un immaginario creativo di costante cambiamento ed evoluzione, incanalandoci nel beneficio del progresso e della propria crescita personale.












Queste tre opere straordinarie, fanno parte di collezioni private e sono state realizzate in tecnica mista su tele antecedentemente preparate con criteri antichi, affinché il colore garantisca un’ottima resa.
Mirko Dal Molin essendo fortemente appassionato di arte, cura ogni dettaglio partendo proprio da un’appropriata lavorazione della base per poi stratificare con i colori le sue autentiche emozioni.
Pertanto, possiamo supportare le parole della scrittrice Cecelia Ahern che “vestono” pienamente i dipinti di Mirko Dal Molin e che riporto di seguito: “La vita è una sorta di dipinto.
Uno di quelli astratti, molto stravaganti. A prima vista può sembrare solo una macchia confusa. Ma se si guarda bene e ci si concentra usando un po’ d’immaginazione, la vita può diventare molto di più. Quel quadro potrebbe rappresentare il mare, il cielo, delle persone, degli edifici, una farfalla su un fiore o qualunque altra cosa tranne la macchia confusa che prima si era convinti che fosse.” In conclusione, mi sento di sottolineare che se la vita è un quadro astratto, l’astrattismo è certamente un meraviglioso quadro sulla vita e il meticoloso pittore Dal Molin ne è la testimonianza.

Posted

13 Oct 2020

Esplorando l'arte


Alessia Pignatelli



Foto di Mirko Del Molin





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