Assisi celebra la cultura della pace e dell’uguaglianza

La manifestazione, organizzata da La Cattedra della Pace, si è svolta nello storico Teatro degli Instabili di Assisi, palcoscenico della cerimonia del premio nazionale “Segni di Pace”

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Al Piccolo Teatro degli Instabili, nei pressi della Basilica Papale, con il patrocinio della Città di Assisi, della Provincia di Perugia e della Regione Umbria, si è svolta la cerimonia di assegnazione dei “Segni di Pace”, un’iniziativa promossa da “La Cattedra della Pace” (istituzione educativa a servizio delle Nazioni Unite, nata per proporre nuovi linguaggi e forme comunicative della pace) con la collaborazione della Commissione europea e dell’European digital education Hub, del comitato promotore del premio, del quale fanno parte l’Accademia delle Arti e di Scienze Filosofiche di Bari, la Società per la pace e la giustizia internazionale, il Fondo forestale italiano Ets, la Cattedra delle religioni, la Cattedra delle donne, Wikipoesia, Wikiteatro, l’associazione Intersezioni culturali, il Sacro Convento di Assisi, l’Accademia Internazionale Leopold Sedar Senghor, l’Istituto internazionale Jacques Maritain, Laboratorio Sant’Anselmo e Istituto Internazionale Jacques Maritain, tutti a vario titolo impegnati nella creazione di pace nel mondo. L’iniziativa è sostenuta dal Ministero delle Imprese e del “Made in Italy”, capofila del comitato promotore.

In apertura l’esibizione del Coro della Cappella Musicale della Basilica Papale di S. Francesco in Assisi, diretto da padre Peter, che ha emozionato il pubblico con una performance capace di evocare sentimenti di pace e armonia. A fare gli onori di casa fra’ Marco Moroni, Custode del Sacro Convento di Assisi, ed il sindaco Stefania Proietti. Un messaggio augurale anche da parte di Donatella Tesei presidente della Regione Umbria.

Diverse diplomazie estere in Italia hanno fatto sentire la loro voce con messaggi e riflessioni a tema: il Cardinale Michael Czerny, a capo del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale del Vaticano e Olga Clausen e Jackie Frizelle, Ambasciatore della Nuova Zelanda.

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– L’evento di Assisi – ha sottolineato Mamadou Lamine Diouf, Console Generale del Senegal a Milano – costituisce un momento significativo in cui condividere esperienze positive e testimonianze di coloro che incarnano i valori di pace e solidarietà. La scelta di Assisi come luogo per la cerimonia è particolarmente significativa, in quanto la città è da sempre un simbolo di pace e dialogo interreligioso.
Significative le parole del Console Gen. On. d’Islanda Olga Clausen: – Sono stata molto fortunata ad essere nata e cresciuta in un Paese dove non ho mai visto dei soldati perché l’Islanda non ha mai avuto un esercito. Perfino i nostri agenti di polizia tuttora non portano armi. Possiamo vedere, se guardiamo alla storia del genere umano, che le infinite guerre combattute non ci ha insegnato nulla, hanno lasciato solo miseria e disastro, tuttavia ancora molte persone pensano che sia necessario fare la guerra. Sappiamo tutti che la pace è necessaria quanto l’aria che respiriamo perché senza pace è difficile respirare.

– Nel corso della cerimonia – afferma Renato Ongania, alla guida del comitato promotore – sono stati insigniti del premio “Segni di Pace” grandi personalità che si sono distinte per l’impegno nella promozione della pace: religiosi, insegnanti, letterati, poeti e scrittori, avvocati, imprenditori, ma anche figure rappresentative del terzo settore impegnate nella salvaguardia dell’ambiente, nel volontariato sociale e nella cooperazione internazionale. Attivisti che lavorano nelle istituzioni o con le istituzioni a vantaggio del bene comune. Siamo grati alla città di Assisi per averci ospitato. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione.
Il premio – conclude Ongania – ci ha insegnato molto. È nato per essere un riconoscimento molto diverso dal Nobel per la Pace; il nostro intendimento è stato di creare in Italia un modello diverso, sottolineando come la cultura della pace sia alla portata di tutti. Siamo convinti che tutti possono essere “Segni di Pace”.

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25 Apr 2024

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Redazione



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