Un albero di ulivo: pace, unione e speranza

Un’iniziativa del poeta Cheikh Tidiane Gaye per promuovere la cultura della pace tra i popoli

È sempre più forte la necessità di un impegno concreto e significativo nella lotta contro le guerre. I con-flitti tra Palestina e Israele, Ucraina e Russia, dovrebbero insegnare a tutti che la pace va “coltivata”. È necessaria un’azione sempre più decisa, più forte per fare fronte a questa situazione ormai divenuta insostenibile, per contribuire in modo determinante a costruire un futuro certo e sicuro per noi e per le future generazioni.




È l’appello lanciato dal poeta e scrittore di origine senegalese Cheikh Tidiane Gaye a più di 500 Sindaci italiani per la piantumazione di un albero di ulivo, pianta secolare e maestosa, dal valore simbolico molto forte, archetipo del rinnovamento, cambiamento, rinascita.
Una pregevole iniziativa finalizzata a sensibilizzare, educare e promuovere la pace, favorire una convivenza tra i popoli basata sulla libertà e la solidarietà, un progetto che ha già raccolto numerose adesioni da parte delle amministrazioni di molti comuni italiani.
L’istanza è stata accolta anche dall’amministrazione di Sannicandro di Bari. Il 28 aprile p.v. si terrà infatti, presso il Castello Normanno-Svevo, una breve conferenza che vedrà, insieme al prof. Gaye, anche l’assessore alla cultura avv. Gianfranco Terzo e il sindaco, ing. Giuseppe Giannone.

Presenti anche il giornalista dott. Antonio Peragine e il dott. Massimo Massa insieme alla dott.ssa Laura Pavia, entrambi dell’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche di Bari, che ha promosso e organizzato l’evento. A seguire la piantumazione di un albero di ulivo.

Il prof. Gaye, da anni fervente attivista nel promuovere la pace, il dialogo interculturale e interreligioso, vicepresidente del Consiglio comunale di Arcore, dove risiede e insegna Scienze Umane e Filosofia nei licei, è una delle voci più autorevoli e note della letteratura migrante in Italia. È stato il primo africano a tradurre in italiano i versi di Senghor, poeta e primo presidente del Senegal dopo l’indipendenza, dal 1960 al 1980. Notevole è anche il suo impegno culturale grazie all’Accademia Internazionale Léopold Sédar Senghor, dai lui fondata e per la quale riveste l’incarico di Presidente. Di recente è stato nominato membro ordinario dell’Accademia Europea delle Scienze e Arti di Salisburgo, e dell’Ipb (International Peace Bureau) di Berlino.

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09 Apr 2024

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Redazione



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