Lorenzo Spurio

Ultraismo, Surrealismo, poesia neopopolare e poesia sociale

Le tendenze dominanti della poesia spagnola di inizio XX secolo

Agli inizi del ‘900 si diffusero in gran parte d’Europa una serie di movimenti che tendevano a proporre una rottura con l’arte intesa in senso tradizionale e con la letteratura passatista; sono i movimenti d’avan-guardia tra cui figurano il futurismo in Italia (e poi in Russia), il Surrealismo e il Dadaismo in Francia. In Spagna (e da lì avrà ampia filiazione in alcuni ambiti del sud America) abbiamo un movimento denominato ultraismo che propone l’idea di una cesura e un allontanamento dal passato e dall’arte precedente volendosi proiettare vero il futuro. Il termine stesso indica la volontà di propendere verso un oltre.

Zebù bambino: Davide Cortese “indaga la natura del maligno”

Bullismo, voyuerismo, blasfemie sono oggetto di ventuno filastrocche brevissime e irriverenti sul confine del dicibile

Come rimanere impassibili dinanzi alla nuova opera poetica di Davide Cortese (Lipari, ME, 1974), Zebù bambino (Terra d’Ulivi Edizioni, 2021)? Si tratta di un agile mannello di versi che si susseguono come a voler compiere una narrazione sorprendente, tra immagini nefaste e di sicuro sbigottimento per il lettore, o per chi s’appropria del testo. Un’opera tortuosa e pluristratificata, sorprendente eppure pregna di immagini deliranti, di cupa nevralgia, di violenza becera e gratuita. Perché, dunque? Da dove partire?

Giovanna Fileccia

La poesia testuale e sculturata sulle onde del linguaggio del mare

L’anima del mare:
mantra inesauribile;
marea mutevole.
Ventre di vita;
pozzo di sapienza.
Richiamo di morte;
iride di nascita.
Marhanima
poesia che nutre
le arterie del mondo.
(41)


Giovanna Fileccia è l’ideatrice della Poesia Sculturata: opere tridimensionali che crea prendendo ispirazione dalle sue poesie. La sua arte richiama alla resilienza, al rispetto dell’ambiente, al reimpiego dei materiali di scarto e di recupero, nonché al rispetto della Terra

Multas per gente: Itinerario poetico di Anna Santoliquido

Un saggio di Licia Grillo sulla fertile attività letteraria

In maniera quasi parallela alla mia recente pubblicazione del saggio La ragazza di via Meridionale. Percorsi critici sulla poesia di Anna Santoliquido (Nemapress Edizioni, Roma/Alghero, 2021) giunge felicemente la notizia della pubblicazione di un nuovo saggio sulla fertile attività letteraria della poetessa lucana Anna Santoliquido. Difficile, dopo averlo attentamente letto, non dar seguito con un breve commento d’analisi di questa nuova opera che, assieme agli studi di Francesca Amendola, va ad aggiungersi alla consistente produzione letteraria di matrice critica su Anna Santoluquido.

Fabio Strinati

Nei cinque sensi e nell’alloro

La biografia artistica (e non solo letteraria) di Fabio Strinati, autore che vive immerso nella campagna della provincia maceratese, è lunga e cospicua. Essa – si potrebbe dire – parte da lontano e non è un mero fatto occasionale nella sua vita, un elemento laterale atto al riempimento di tempo, quanto frutto di una continua ricerca sulla parola che deriva da un sondaggio pervasivo della sua interiorità e delle relazioni col contesto ambientale. Così dalla sua Esanatoglia – un borgo con pochi abitanti che, più di altri, conserva ancora quel senso di autenticità e di passato comunitario nel quale s’iscrivono valori e insegnamenti – la sua opera poetica si estende, fluente, proprio come il fiume Esino che da lì nasce per percorrere nel tragitto digradante comune ai fiumi marchigiani “a pettine” un tragitto che lo riconduca all’essenzialità dell’unione con l’infinito delle acque dell’Adriatico.
Fabio Strinati è nato a San Severino Marche (MC) nel 1983, è poeta, scrittore e compositore. In campo letterario ha debuttato nel 2014.

I poeti della fine del mondo: Niní Bernardello

È stata una delle poetesse e degli artisti plastici più importanti della Terra del Fuoco, maestro e conduttore di poesia, uno dei principali riferimenti della letteratura del Rio Grande

Da un lavoro saggistico sulla poesia della Terra del Fuoco argentina in fieri mi piace – e mi sembra idoneo in questo ambito – anticipare, estraendo alcuni contenuti, il profilo letterario di una delle voci senz’altro più distinte di quella terra, assieme a quelle di Julio José Leite (Ushuaia, 1957-2019, Oltre a Río Grande, l’altro grande centro urbano della Terra del Fuoco argentina è Ushuaia, sua capitale) e di Anahí Lazzaroni (La Plata, 1957 – Ushuaia, 2019), ovvero Niní Bernardello.

Canone ambiguo. Della letteratura queer italiana

Luca Starita prova a darci un’idea di come l’elemento queer, strano, peculiare, omosessuale (in tutte le sue accezioni) sia sempre stato presente anche in libri insospettabili

Canone ambiguo (effequ, Firenze, 2021) dello scrittore e saggista Luca Starita, è un volume che si presenta senz’altro curioso, tanto per i temi che si propone d’indagare e toccare (tanto è vasta la materia che ha deciso di fare una sua meticolosa scelta di cosiddette Autoritas in quanto al tema del queer) quanto per la forma.
Ci troviamo dinanzi a un saggio, come il sottotitolo dell’opera – Della letteratura queer italiana – ben richiama, sebbene la strutturazione dei contenuti, così pure come l’originale sistema argomentativo, fanno pensare anche a una narrazione intima, a una sorta di diario personale.
L’argomento che ci si è posti quale discorso incipitario e propedeutico di tutto lo studio è quello della letteratura queer.

Nadia Herawi Anjuman e Susana Chávez Castillo

Poetesse che hanno pagato con la propria vita l’impegno civile e la denuncia contro la violenza

Il concetto di civile ciò «che concerne l’uomo come partecipe di una società organizzata in Stato». A tale descrizione del lemma seguono una serie di definizioni tese a indagare, nel correlativo che si esprime tra tale aggettivo e il sostantivo relativo, un mondo di possibilità, condizioni, stati, significazioni, come ad esempio, il coraggio civile che è concetto virtuoso e filantropico; i diritti civili che sono quelle norme che regolano i comportamenti tra cittadino e Stato, la guerra civile che è uno scontro interno, tra cittadini dello stesso stato e tante altre. Questi tre aspetti mi sembrano pertinenti per quanto di seguito si dirà.

Vorrei considerare a continuazione l’impegno di difesa personale e morale di due donne che, in contesti geografici diversi e in analoghe condizioni di prevaricazione da parte dell’uomo, hanno impiegato l’unica arma (bianca) della parola per condannare le asperità delle loro vite soggiogate al delirio superomistico dei loro mariti-despoti.

Nazario Pardini

Lettura di testi di autori contemporanei – volume V

È appena uscito, per le edizioni The Writer, il nuovo corposo volume del poeta, scrittore e critico letterario toscano Nazario Pardini che raccoglie la sua attività critica, di lettura e approfondimento, su testi e autori italiani della nostra età. Si tratta del quinto volume che viene pubblicato sotto il titolo Lettura di testi di autori contemporanei, collettanea di studi critici, saggi, recensioni, commenti e vari altri generi di testi dove Pardini ha fatto dell’atteggiamento speculativo, elucubrativo e di scandaglio lessicale le sue progrative principali.

Corrado Calabrò. il poeta dell'astrofisica

Il giurista, scrittore e poeta che ha rigenerato la poesia contemporanea aprendo la sua dimensione onirica alla scienza

Non prefazioni, commenti critici, note di lettura, elementi paratestuali; il lettore è immediatamente catapultato all’interno del breve, eppure assai notevole sentiero, che Calabrò – poeta di lungo corso con vari riconoscimenti di livello internazionale – ci propone. Vi troviamo alcune poesie già note perché apparse in precedenti raccolte – mi riferisco a quelle che riportano la data di 2000 o 2002 – e in particolare un estratto del geniale poemetto Roaming del quale il critico Fabia Baldi ha fornito una lettura attenta e perspicace in L’altrove nella poetica di Calabrò (Arace, 2019), un voluminoso saggio sull’opera di Calabrò.

Le iguane non m i turbano più

Le poesie di Dina Bellrham tradotte in italiano da Lorenzo Spurio

È uscito in questi giorni, per i tipi di Le Mezzelane Editore di Santa Maria Nuova (AN), il libro Le iguane non mi turbano più, selezione di poesie di Dina Bellrham, tradotte dal poeta e critico letterario Lorenzo Spurio. L’opera è il frutto di un lavoro di studio, analisi e traduzione dell’opera poetica della poetessa ecuadoriana Edelina Adriana Beltrán Ramos (1984-2011), meglio nota con lo pseudonimo di Dina Bellrham, che, nel corso della sua breve vita, pubblicò le raccolte Con Plexo de Culpa (2008) e La Mujer de Helio (2011).



Exiliados: racconti della diaspora

Il progetto editoriale a sostegno della causa venezuelana con poesie di Hebe Muñoz

Il libro raccoglie le storie di 20 EXILIADOS provenienti dal Venezuela e attraverso foto e citazioni racconta la tragedia umanitaria della migrazione venezuelana. Exiliados: lontani dal paese che li ha visti nascere e crescere, le famiglie venezuelane si raccontano. Storie che si intrecciano fra due continenti, voci coraggiose e vivaci accompagnano i volti.




«Amazzonia verde d’acqua» di Márcia Theóphilo

il nuovo eco-libro poetico sul “polmone verde”. Nata a Fortaleza in Brasile, Marcia Theofilo ha studiato a Rio de Janeiro, San Paolo e Roma, dove si è laureata in antropologia. Vive fra il Brasile e Roma, e rappresenta l’Unione Brasiliana di Scrittori in Italia.

È felicemente uscito lo scorso 16 giugno, per i tipi di Mondadori, nella collana “Lo Specchio”, il nuovo libro della nota poetessa brasiliana Márcia Theóphilo. Poetessa, scrittrice e antropologa tanto in portoghese, sua lingua d’origine, che in italiano, nel corso degli anni ha visto le sue opere poetiche venire tradotte in varie lingue straniere, dall’inglese allo svedese, dal francese allo spagnolo.


Márcia Theóphilo. Candidata al Premio Nobel per la Letteratura

Poetesse dimenticate: Maria Ermenegilda Fuxa

A Jesi un premio in sua memoria. La storia e le poesie della Fuxa che ha trascorso più di 50 anni nell’Ospedale Psichiatrico di Palermo dando voce ai senza voce, ai disabili psichici dimenticati da tutti

Il 16 novembre 2019 a Jesi (AN) presso la Sala Maggiore del Palazzo dei Convegni, nel contesto della cerimonia di premiazione della VIII edizione del Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi” è stato attribuito un premio speciale “alla memoria” alla poetessa palermitana Maria Ermegilda Fuxa (1913-2004). Il Premio, ideato e presieduto dal sottoscritto e organizzato dall’Associazione Culturale Euterpe di Jesi annualmente, intende ricordare insigni esponenti del panorama poetico nazionale che ci hanno lasciato, per celebrarne la memoria e permettere una conoscenza maggiore della loro opera, anche fuori ai loro contesti regionali.

Tra gli autori siciliani precedentemente premiati “alla memoria” figurano la poetessa messinese Maria Costa (1926-2016) e il poeta, giornalista ed editore Alessandro Miano (nato a Noto nel 1920 e poi vissuto a Milano, dove morì nel 1994).


Ricordo di Maria Ermegilda Fuxa
a Jesi un premio in sua memoria

Collaboratori

Programmi in tv oggi
guarda tutti i programmi tv suprogrammi-tv.eu
Ascolta la radio
Rassegna stampa