Eventi e spettacoli

Cromie sonore: Concerto per pianoforte e clarinetto

Continua la Stagione Concertistica 2024/25 orga-nizzata dal Dipartimento di Musica dell’Accademia con un evento musicale di straordinaria qualità. Il con-certo Cromie sonore si è tenuto il 16 novembre nella prestigiosa Sala delle Scuderie del Castello Nor-manno-Svevo di Sannicandro di Bari, ormai simbolo della manifestazione, dove l’arte musicale si è fusa con il fascino della storica location, offrendo al pub-blico un’esperienza sensoriale unica e coinvolgente.

La Pace Fil Rouge del Premio “Seneca” 2024

Successo di partecipazione per l’VIII edizione del Premio “Seneca” ospitato nel Castello di Sannicandro di Bari

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Ogni anno di più manifesta la sua straordinaria capacità di “stare sul pezzo” il Premio Accademico Internazionale di Letteratura Contemporanea “Lucius Annaeus Seneca”, organizzato dall’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche di Bari sulla scia di un’idea di Massimo Massa. L’edizione 2024 – conclusasi con la consueta, riuscitissima, manifestazione di premiazione e di attribuzione di riconoscimenti e nomine a personalità di fama internazionale per il loro impegno in campo letterario e sociale e nella diffusione dell’informazione – ha avuto il suo fil rouge nel sentimento della pace. Non poteva essere diversamente, considerati gli scenari di guerra e i conflitti in essere nei diversi continenti del pianeta.
Il Premio “Seneca” ha costruito negli anni una rete significativa di occasioni che sconfinano in settori molteplici della cultura e dell’intelletto umano. La partecipazione di studiosi e personalità rappresentative di ogni campo del sapere sono la conferma che il progetto cammina ormai spedito verso la completa realizzazione dei suoi obiettivi originali.

L’essenza umana: alla ricerca del significato profondo

I filosofi Esposito e Bellantone al meeting di Rimini del 22 agosto in dialogo su cosa significhi cercare l’essenziale

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L’essenza umana è un enigma che ha affascinato filosofi, teologi e pensatori di ogni epoca. Nel Meeting di Rimini del 22 agosto, i professori Andrea Bellantone e Costantino Esposito hanno esplorato questa questione cruciale, cercando di gettare luce su ciò che rende l’uomo essenzialmente umano.

Filosofi come Lewis Mumford, Martin Heidegger e Hannah Arendt hanno enfatizzato la centralità del linguaggio e del pensiero simbolico nella comprensione della natura umana. La tecnologia e la globalizzazione hanno amplificato l’impatto delle nostre azioni, rendendo cruciale comprendere chi siamo e come ci relazioniamo al mondo. Questa ricerca non è solo accademica ma anche di auto-scoperta. Cosa ci definisce come esseri umani? Qual è il nostro scopo?
L’impatto devastante del nichilismo sulla nostra civiltà contemporanea ci spinge a cercare significato e scopo. Le domande sull’essenza umana riflettono le nostre lotte più profonde e le inquietudini riguardo alla nostra identità e al nostro posto nel cosmo.

Nel suo intervento, Bellantone, professore di Filosofia moderna e contemporanea all’Institut Catholique di Tolosa, ci invita a considerare l’architettura come specchio dell’essenza. Prende l’esempio della casa Azuma a Sumiyoshi, progettata dall’architetto Ando negli anni Settanta a Osaka. Questa casa, realizzata in cemento e priva di finestre, cela al suo interno un giardino vuoto. Questo spazio interno, secondo Ando, è “straordinario”. Ma cosa ci insegna? Secondo Bellantone, non si tratta solo di isolare l’uomo dal mondo esterno, ma piuttosto di proteggerlo da tutto ciò che impedisce un’autentica esperienza di sé stesso e della realtà. Questa “dimora interiore” richiede un rapporto spirituale con la natura, gli altri e la Trascendenza. Non è un chiudersi in sé, ma un attingere dalla luminosità del cielo, dalla pioggia e dal vento che penetrano attraverso il giardino interno.

Altri esempi che ci aiutano ad esplorare ulteriormente la relazione tra l’uomo e l’ambiente costruito, sono la Fallingwater in Pennsylvania di Frank Lloyd Wright, padrino dell’architettura organica, la Lovell Health House a Los Angeles di Richard Neutra. Jan Gehl, urbanista e architetto danese, è uno dei maggiori esponenti dell’architettura centrata sull’uomo, la cui progettazione è basata sulle relazioni umane e l’esperienza degli spazi urbani. Questo approccio pone l’uomo al centro del processo di progettazione, ottimizzando le interazioni positive tra le persone e gli edifici. Si concentra sui bisogni, i contesti, i comportamenti e le emozioni delle persone.

L’architettura centrata sull’uomo è un potente strumento per creare spazi che favoriscano relazioni autentiche. E qui si collega l’intervento di Esposito, professore di Storia della filosofia presso l’Università “A. Moro” di Bari, che ci ricorda come l’essenziale non può prescindere dall’io e dalla relazione con gli altri. La ricerca dell’essenziale non è una procedura automatica, ma un inseguimento di ciò che ci chiama e ci provoca nel mondo. Cercare significa mettersi in ascolto di ciò che ci attrae, ci sfida e ci spinge a interrogarci sul senso di noi stessi e del mondo. Come non richiamare la relazione Io-Tu di Martin Buber, concetto fondamentale per comprendere l’essenza dell’umanità: non siamo soli nel mondo, ma ci definiamo attraverso gli incontri con gli altri esseri umani. L’Io diventa significativo solo quando entra in dialogo con il Tu, quando si apre alla reciproca comprensione e al rispetto. Questa relazione non è basata sulla mera utilità o oggettivazione dell’altro, ma sulla presenza autentica e sulla condivisione reciproca.

Affinché possa esserci presenza autentica è necessaria una consapevolezza di sé stessi come individui in cerca di significato. Questo è un passaggio cruciale, poiché solo chi è consapevole di sé stesso può affrontare il dilemma dell’esistenza. Per trovare senso, dobbiamo esplorare il nostro io interiore. Questa scoperta richiede introspezione, autoconsapevolezza e il coraggio di affrontare le nostre paure e incertezze. Come ci ricorda de Saint-Exupery, l’essenziale è invisibile agli occhi, non possiamo cogliere la vera essenza delle cose e di noi stessi solo attraverso l’apparenza esteriore, ma dobbiamo andare oltre, ascoltando il cuore e creando legami autentici.

In un’epoca di continua dispersione e di informazione, di sovraccarico cognitivo che ci confonde e sfinisce, rendendo difficile prendere decisioni o elaborare tutto ciò che ci circonda, ritrovare l’essenziale richiede uno sforzo consapevole ma necessario.
Forse, proprio in questa ricerca attiva e nella relazione con gli altri, troveremo il senso profondo dell’essere umano. Non c’è una risposta universale, ma la bellezza sta nel cercare e nel creare il nostro significato unico.

Ferragosto artistico con il “Teatro della vita” del M° Giacomo De Troia

Da non mancare all’appuntamento artistico presso il Circolo Unione di Lucera 1860 con la Personale Pittura sul teatro della vita del M° Giacomo De Troia, artista della cittadina federiciana apprezzato non solo a livello nazionale ma internazionale.
Le sue rappresentazioni, volutamente provocatorie, esprimono la forte volontà di denuncia di un’umanità alla deriva, frammentata dalle ipocrisie, dalla corru-zione, dal perbenismo di facciata e dalle contraddi-zioni umane. Il suo fine ultimo è quello di ricondurre ai sentieri dell’amore attraverso la presa di coscienza dei mali in cui l’individuo naviga da sempre, in ogni epoca e in ogni luogo.

Celebrando la speranza

Si è conclusa anche la quinta edizione del Premio di Poesia, Narrativa e Arti Visive “Ciò che Caino non sa”. Premiati tutti gli autori: voci di coraggio contro la violenza su donne e minori

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In una serata di grandi emozioni, la sala gremita e la splendida location hanno fatto da cornice alla cerimonia di premiazione del prestigioso concorso letterario Ciò che Caino non sa dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne e sui minori. L’evento, tenutosi presso la sontuosa Sala del Tribunale di Palazzo Dogana (Provincia) a Foggia, sabato 29 giugno, ha visto la partecipazione di numerosi scrittori, attivisti e appassionati del mondo letterario, tutti uniti dall’obiettivo comune di sensibilizzare l’opinione pubblica su temi di drammatica attualità come la violenza di genere e sui minori.
La serata è stata aperta da un commovente discorso del presidente del Premio, Maria Teresa Infante La Marca – Direttrice del Dipartimento “Solidarietà e Promozione Sociale” dell’Accademia delle Arti e delle Scienze filosofiche di Bari, che ha sottolineato l’importanza di questo importante progetto educativo nato come strumento di denuncia e cambiamento sociale, per dar voce a chi non ce l’ha, per illuminare le zone d’ombra, per costruire una società più giusta e consapevole e dare un segno di speranza per tutte le donne che ancora oggi lottano per la loro dignità e libertà.

Esci dall'indifferenza

Uno spettacolo teatrale per rompere il silenzio contro la violenza sulle donne

Al termine di una lunga pandemia, in un condominio brianzolo, tutti sanno che uno di loro picchia e umilia sistematicamente la moglie. La condomina più anziana informa l’amministratrice, la quale convoca un’assemblea straordinaria per trovare insieme una soluzione. Durante l’assemblea emerge anche che i due condòmini più giovani si amano ma che non riescono a dirselo.

Al poeta e scrittore senegalese Cheikh Tidiane Gaye

assegnato il Premio per la pace Narges Mohammadi

Cheikh Tidiane Gaye, poeta e scrittore senegalese, è noto per il suo impegno letterario e per la sua capacità di intrecciare le tradizioni orali africane con le forme poetiche moderne. In Italia dal 1998, ha continuato a sviluppare la sua carriera letteraria; ha studiato presso l'Università di Milano, dove si è laureato in Lingue e Letterature Straniere. La sua esperienza di vita tra il Senegal e l'Italia ha profondamente influenzato il suo lavoro, permettendogli di esplorare temi di identità, migrazione, integrazione e interculturalità.

Camillo Sivori e la filosofia del violino

Il violinista aquilano Andrea Petricca presenta il suo saggio

Si è svolta venerdì 7 giugno, alle ore 21:00, sulla piattaforma Google-Meet, la presentazione online della terza pubblicazione di Andrea Petricca Il violinista del diavolo e dell’angelo - Camillo Sivori e la filosofia del violino, Oceano Edizioni, 2023. Il volume fa parte della prestigiosa Collana Atena, esclusiva per la saggista, l’unica con il sigillo dell’Accademia delle Arti e delle Scienze filosofiche di Bari, di cui lo stesso Autore è membro Accademico.

Premio Pasolini

Un riconoscimento alla carriera per le eccellenze del panorama culturale italiano del XXI secolo

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Venerdì 17 maggio 2024 si è svolta a Roma la Cerimonia del Premio Letterario Internazionale “Omaggio a Pasolini”, dedicato al grande artista, poeta, scrittore, giornalista e regista, considerato tra i maggiori intellettuali italiani del Novecento.
L’evento ha ricevuto il patrocinio del “Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia nel Friuli” diretta da Flavia Leonarduzzi, che ha presenziato alla Cerimonia. Tra le altre realtà associative che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento ricordiamo l’Associazione Culturalmente Toscana e dintorni, il Cenacolo Internazionale di Arte Letteraria le Nove Muse e Union Mundial de Poestas por la Paz y por la Libertad, Ciesart.
La prof. e critico letterario Marina Pratici ha gestito con grande professionalità l’intera organizzazione, coadiuvata da Patrice Avella, Gaia Greco e Alessandra Casciari.

L’evento ha avuto luogo nella sala a volta del seminterrato originario del ristorante “Il Pommidoro” nato nel 1890 ad opera di Aldo Bravi, venuto a mancare nel 2021, grande amico e fedele confidente di Pasolini, suo un cliente abituale. È stato proprio in questo storico ristorante che Pier Paolo Pasolini ha consumato la sua ultima cena, prima di essere assassinato a Ostia, la notte del 2 novembre 1975. Lo stesso Pasolini aveva lasciato ad Aldo Bravi, un assegno di 11000 lire per pagare ciò che aveva consumato, quasi fosse un segno premonitore. Dopo quella tragica notte e la notizia della sua morte, Aldo Bravi decise di non incassare l’assegno ma di farlo incorniciare in un quadro con il ritratto di Pasolini, affinché fosse esposto al pubblico.
Il ristorante è divenuto poi negli anni punto d’incontro di molti artisti, cantanti, registi e giornalisti famosi in Italia e nel mondo intero. Nello stesso quartiere San Lorenzo, vicino alla Stazione Termini, dove si trova il ristorante, si può trovare l’anima della “movida studentesca dell’Università della Sapienza”, sita nelle vicinanze. Ricordiamo che le riprese del film con Paola Cortellesi dal titolo C’è ancora domani, è stato girato proprio qui, riscuotendo un grandissimo successo nel panorama nazionale e internazionale.

Durante la Cerimonia si sono alternati notevoli contributi artistici e musicali, con grande soddisfazione da parte degli organizzatori, che hanno onorato ad ampio raggio tutte le attività del poliedrico Pasolini durante la sua carriera: poesia, teatro, cinema, romanzi, scenografia, fotografia.
La giuria internazionale, composta dalla pianista classica internazionale Catia Capua, dalla giornalista della stampa internazionale Séverine Kittler, dall filosofo e docente romano Francesco Sirleto e dal giornalista greco Dino Koubatis, ha selezionato personalità di spicco provenienti da tutta Italia, con percorsi culturali di grande pregio, ai quali sono stati consegnati diplomi.

Tra gli illustri artisti e letterati selezionati e premiati: Elisabetta Petrolati, Fabrizio Oddi, Giovanni Ronzoni, Annella Prisco, Mary Attento, Maria Teresa Infante, Massimo Massa, Alessandro Russo, Mauro Montacchiesi, Elisabetta Biondi della Sdriscia, Lisa Bernardini, Giancarlo Gori, Trifone Gargano, Davide Magnisi, Marco Tummolo, Rocco Rosignoli, Domenico Palattella, Andrea Ungheri, Lisa di Giovanni, Gordiano Lupi, Rosella Lisoni.
L’obiettivo è quello di creare un Premio itinerante – ha dichiarato il Presidente Marina Pratici – da svolgersi in altre città italiane e in Europa, per dare ancora maggior prestigio e onore a Pier Paolo Pasolini. Numerosi media italiani e internazionali erano presenti all’evento.

A Bari, presso l’università, un convegno per parlare di pace e del futuro dell’umanità

L’impegno dell’Accademia per la costruzione di società pacifiche

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Ispirata ai principi fondamentali della Costituzione, della Carta delle Nazioni Unite e dei Trattati istitutivi dell’Unione Europea, l’Accademia, e in particolare il Dipartimento di Solidarietà e Promozione Sociale diretto da Maria Teresa Infante La Marca, si impegna a svolgere un ruolo chiave nella costruzione di una società pacifica, fondata sul rispetto dei diritti umani, senza distinzione di sesso, razza, lingua, condizioni sociali, religione e opinioni politiche, affinché tutti abbiano pari dignità sociale e siano eguali di fronte alla legge, sulla cooperazione e la solidarietà tra i popoli, e sul ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà e come mezzo per la risoluzione delle controversie internazionali

Un ulivo per promuovere la pace nelle nostre città

È la richiesta inviata a oltre cinquecento sindaci italiani dal poeta, scrittore e attivista per la pace di origine senegalese Cheikh Tidiane Gaye

Si è svolta domenica 28 maggio la piantumazione dell’Albero della Pace a Parco Toronto di Sannicandro di Bari, alla presenza dell’assessore alla cultura avv. Gianfranco Terzo e del sindaco, ing. Giuseppe Giannone. Un gesto simbolico di forte significato che unisce i valori della pacifica convivenza a quelli ambientali, che predica cambiamento e rinascita, un’azione significativa per contribuire in modo determinante a costruire un futuro certo e sicuro per le future generazioni.

Assisi celebra la cultura della pace e dell’uguaglianza

La manifestazione, organizzata da La Cattedra della Pace, si è svolta nello storico Teatro degli Instabili di Assisi, palcoscenico della cerimonia del premio nazionale “Segni di Pace”

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Al Piccolo Teatro degli Instabili, nei pressi della Basilica Papale, con il patrocinio della Città di Assisi, della Provincia di Perugia e della Regione Umbria, si è svolta la cerimonia di assegnazione dei “Segni di Pace”, un’iniziativa promossa da “La Cattedra della Pace” (istituzione educativa a servizio delle Nazioni Unite, nata per proporre nuovi linguaggi e forme comunicative della pace) con la collaborazione della Commissione europea e dell’European digital education Hub, del comitato promotore del premio, del quale fanno parte l’Accademia delle Arti e di Scienze Filosofiche di Bari, la Società per la pace e la giustizia internazionale, il Fondo forestale italiano Ets, la Cattedra delle religioni, la Cattedra delle donne, Wikipoesia, Wikiteatro, l’associazione Intersezioni culturali, il Sacro Convento di Assisi, l’Accademia Internazionale Leopold Sedar Senghor, l’Istituto internazionale Jacques Maritain, Laboratorio Sant’Anselmo e Istituto Internazionale Jacques Maritain, tutti a vario titolo impegnati nella creazione di pace nel mondo. L’iniziativa è sostenuta dal Ministero delle Imprese e del “Made in Italy”, capofila del comitato promotore.

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