Pasquale Panella

Giordano Bruno: vita e pensiero filosofico

Filosofo, scrittore e frate domenicano nato a Nola nel XVI secolo, affronterà la coscienza ed il sentimento religioso della sua epoca, in nome della libera ragione e della filosofia razionalistica

Giordano Bruno nacque a Nola nel 1548 e gli fu dato il nome di Filippo. Di nobile famiglia, frequentò gli ambienti culturalmente più elevati di Napoli. Giovanissimo, a diciassette anni, entrò nel convento domenicano della città. Osservando la regola dell’Ordine rinunciò al nome di battesimo e assunse quello di Giordano. Qui si dedicò allo studio della filosofia e nel 1573 fu ordinato sacerdote.
Sospettato di eresia (espresse il suo scetticismo sulla Trinità) fu denunciato e contro di lui fu istituito un processo. Il Filosofo fuggì a Roma e da qui in altre città. Iniziò per lui un peregrinare anche per vari stati europei a causa del suo carattere indomabile e per le accuse di eresie che gli procuravano attriti con le autorità locali. Andò a Ginevra, a Tolosa, in Inghilterra.

Bernardino Telesio. Il cosentino che ripensò la natura

Il naturalismo di Telesio è alle radici della scienza moderna, materialista e meccanicista

Nel corso del XVI secolo si sviluppò, in campo filosofico, una nuova corrente di pensiero che prese il nome di naturalismo filosofico rinascimentale. I maggiori esponenti di questa corrente furono i tre meridionalisti Bernardino Telesio, Giordano Bruno, ciascuno dei quali, a proprio modo, intese interpretare la natura prescindendo da ogni presupposto metafisico e trascendentale; elemento comune comunque fu l’interesse per la natura e la critica al pensiero aristotelico.

Telesio fu filosofo e naturalista italiano, iniziatore della nuova filosofia della natura rinascimentale

Martin Lutero

La storia lo ricorda come l'uomo dello scisma, che con le proprie idee rivoluzionarie segnò il destino del Cristianesimo, dando vita a una seconda via verso la salvezza dell'anima

Martin Lutero è noto principalmente come fondatore del protestantesimo, fu anche teologo.
Ideò una nuova teologia secondo la quale per la salvezza dell’ani-ma, che riteneva “un libero dono di Dio”, non è indispensabile l’intervento della Chiesa. Nacque in Sassonia a Eislen nel 1483 da una famiglia contadina e crebbe in un ambiente cattolico ma anche superstizioso.



Giovanissimo, a 22 anni, entrò nel convento agostiniano dove studiò ed approfondì le Lettere di San Paolo e gli scritti religiosi di Sant’Agostino. Nel 1507 fu ordinato sacerdote contro il volere del padre in quanto non convinto della vocazione del figlio. Si dedicò agli studi teologici e alle pratiche monastiche.

PICO della Mirandola, Giovanni, conte di Concordia

Grandissimo pensatore, umanista e filosofo italiano, viene condannato come eretico, ma anche definito il più grande pensatore della cristianità dopo sant’Agostino

Pico della Mirandola è ritenuto il più grande esponente dell’Umanesimo filosofico italiano. Nacque a Mirandola nel 1463. Fu dotato di una memoria tanto eccezionale da diventare proverbiale. Si narra che conoscesse la Divina Commedia a memoria e di saperla recitare iniziando dall’ultimo verso.
Studiò a Bologna, Padova, Firenze e Ferrara. Viaggiò moltissimo e ciò contribuì certamente alla sua formazione culturale, come nota il filosofo Garin. Mostrò grande interesse per la matematica, per la magia, per l’astronomia e per le lingue. Parlava perfettamente il latino, il greco, l’ebraico, l’aramaico e l’arabo.


Fu amico di Girolamo Savonarola, di Marsilio Ficino, di Lorenzo il Magnifico e di tante altre personalità del tempo. Grande pensatore, scrisse importanti opere sulla dignità dell’uomo e sul libero arbitrio.

Pico si propose di raggiungere una sintesi tra le dottrine più diverse, non solo quelle di ispirazione cristiana e pagana, ma anche quelle di derivazione ebraica e araba e senza escludere il lascito della filosofia medievale

La Fisosofia Scolastica: Sant'Anselmo, Abelardo, San Bonaventura

Illustrare e difendere le verità di fede mediante l’uso della ragione

Il fine della filosofia scolastica era quello di illustrare e difendere le verità di fede mediante l’uso della ragione. Tra i suoi numerosi filosofi e teologi, oltre al già ricordato San Tommaso d’Aquino, sono da menzionare per le loro opere e il loro pensiero filosofico e teologico Sant’Anselmo, Pietro Abelardo, San Bonaventura.






La Filosofia Umanistica Rinascimentale

Con l’Umanesimo l’uomo prende il posto di Dio, in quanto capace di costruire da sé il proprio destino, di dominare la natura e di rendersi protagonista della storia senza dover ricorrere all’intercessione divina

Il celebre disegno di Leonardo da Vinci “L’uomo vitruviano” che rappresenta la perfezione dell’uomo inscritto in un cerchio e in un quadrato, è sovente utilizzato come icona dell’umanesimo.








Il Medioevo e la Filosofia cristiana: la Scolastica

Movimento filosofico nato nelle scholae sorte presso cattedrali e monasteri a partire dal sec. XI, entro cui veniva custodita e tramandata la cultura, e in cui gli insegnanti, detti scholastici, elaboravano e insegnavano le loro dottrine.

La Filosofia cristiana si distingue in due grandi periodi: la Patristica e la Scolastica. Di solito col termine “Scolastica” si fa riferimento alla filosofia cristiana medioevale. È detta filosofia scolastica perché inizialmente le lezioni erano tenute nelle “scholae” del chiostro, vescovati e abbazie. Cronologicamente comprende il periodo che va dall’VIII secolo al Rinascimento.
La Filosofia cristiana si distingue in due grandi periodi: la Patristica e la Scolastica.


Premio Seneca, tutti i finalisti della IV edizione

Si è conclusa la fase di valutazione degli oltre 1500 componimenti giunti complessivamente nelle varie sezioni

Si è riunita il giorno 06 aprile nella sede legale dell’Associazione, una rappresentanza della Commissione esaminatrice della quarta edizione del Premio Accademico Internazionale di Letteratura Contemporanea L.A. Seneca, composta da autorevoli personalità ed esponenti del mondo della cultura, dell’informazione e della docenza universitaria, presieduta da Pasquale Panella, Rettore-preside dei Collegi dello Stato.


Attento e approfondito l’esame, in forma rigorosamente anonima, delle numerose e pregevoli opere pervenute. La Commissione ha operato con grande professionalità, impegno, serietà, competenza e soprattutto entusiasmo, nella valutazione dei componimenti. Oltre 1500, giunti complessivamente in segreteria nelle varie sezioni previste e questo dimostra una confortante conferma della validità e della valenza di questo progetto su scala internazionale, che vuol essere sempre più ambizioso in prospettiva futura in termini di qualità, serietà e professionalità.
Oltre 350 gli autori provenienti da tutte le regioni d’Italia, da Trento a Trapani, da Asti a Lecce e non solo, essendo pervenute adesioni anche dalla: da Asti a Trapani, da Aosta a Lecce e non solo, essendo pervenute adesioni anche da: Albania, Svizzera, Montenegro, Grecia, Turchia, Iran, Romania, Serbia, Spagna, Argentina, Egitto, Germania, India, Bosnia Erzegovina, USA e Francia che hanno confermato la valenza internazionale del Premio.

Sant’Agostino, vita, opere e pensiero del vescovo romano

Filosofo e teologo è considerato il fondatore del pensiero occidentale per aver analizzato il concetto di trinità fondando le basi della sua dottrina sull’illuminazione divina

Sant’Agostino nacque in una città dell’Africa romana, Tagaste, nel 354 da padre pagano e madre cristiana, Monica, che esercitò su di lui una profonda influenza. Da giovane condusse una vita dissipata in amicizie e amori torbidi.
Inizialmente aderì al manicheismo, religione fondata dal persiano Mani (216-277).




Questa religione affermava la coesistenza nel mondo di due principi antitetici che si combattono perpetuamente: il Bene e il Male, la Luce e le Tenebre. A Tagaste Agostino aprì una scuola di grammatica.

La filosofia cristiana e la “verità rivelata”

La Patristica con Sant’Agostino e la Scolastica con San Tommaso d’Aquino

Con l’avvento del Cristianesimo accanto alla filosofia greca, ebbe origine una nuova corrente filosofica, detta filosofia cristiana. Tutta la filosofia greca era fondata sulla ricerca della verità; in essa non vi era il concetto di creazione. Il cristianesimo introdusse elementi del tutto nuovi rispetto alla riflessione filosofica greca sostenendo, tra l’altro. che esistono verità alle quali si accede attraverso la fede, la quale supera per importanza i limiti dell’intelletto per quanto riguarda la salvezza dell’uomo.




San Tommaso d’Aquino (1255-1274)

Il Neoplatonismo ed il pensiero di Plotino

Erede di Platone, è considerato uno dei più importanti filosofi dell’antichità

L’ultima grande manifestazione della filosofia greca è il sistema neoplatonico di Plotino (204-270 d.C.), filosofo greco considerato uno dei più importanti dell’antichità, nato a Licopoli in Egitto e morto a Minturno. Per Plotino le molte cose che noi vediamo e pensiamo esistono a causa della loro unità. Se i corpi delle piante e degli animali vengono divisi in più parti, cessano di esistere. È, dunque, l’unità che produce l’esistenza reale e questa unità delle cose deriva dall’unità di Dio.

La Filosofia dopo Aristotele: da Epicuro a Pirrone

Le nuove scuole di pensiero: scetticismo, lo stoicismo e l’epicureismo

Dopo Aristotele la filosofia greca non si occupa più dei problemi metafisici, ma soltanto di problemi pratici, cioè di quelli che riguardano il vivere quotidiano.
Perduta l’indipendenza politica sembra che il popolo greco si occupi di ricercare solo il mezzo per poter vivere quanto più felicemente possibile. Tutti i movimenti filosofici del terzo secolo a.C. hanno questo carattere di praticità e quindi danno la massima importanza al problema morale e ad una concezione della vita che possa soddisfare un ideale di serenità e tranquillità dell’anima. Sorsero quindi delle scuole di pensiero che rivolsero il loro interesse non più alle questioni metafisiche e gnoseologiche, ma a quelle morali. Fra le più importanti ricordiamo lo scetticismo, lo stoicismo e l’epicureismo.

Pasquale Panella... Un passo dall'arcobaleno

Le poesie della De Vergoni colgono l’essenza della vita e tendono a farsi vita esse stesse

Un Passo dall’Arcobaleno è una silloge preziosa, intensa e profonda che l’autrice Flora De Vergori ci offre. Le sue poesie sono di grande contenuto, belle ed emozionanti da poter essere lette e rilette con estremo piacere. E’ un’opera profonda, importante sulla quale concentrare la nostra attenzione soprattutto in questa nostra società vittima del benessere, del consumismo, del materialismo e dell’egoismo; una società dove il nulla erode e consuma le nostre menti e i nostri cuori; dove l’angoscia ha sostituito la fede.

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