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Domenico Giordano nasce a Napoli nel 1981 da una modesta famiglia, umile ed operaia. Fin dall’adolescenza, attraverso scritti di poche parole e piccole poesie, lascia intravedere la passione per i versi. Gli anni passano e la passione cresce sempre più, forse per l’età che avanza, forse per la stabilità dell’amore per la sua donna che, proseguendo, gli dà una maggiore sicurezza, forse per la nascita di un figlio che aggiunge notevoli sfumature alla sua vita. Oggi, alla soglia dei quarant’anni, pubblica la sua prima silloge poetica dal titolo Un sogno in Vernacolo edita da Oceano Edizioni, una raccolta di poesie in lingua dialettale.

Leggere le sue liriche significa calarsi in una realtà d’altri tempi – sostiene il prof. Fausto Marseglia nella prefazione al libro – immergersi in un’atmosfera in cui si respira aria pura ed incontaminata dall’imbarbarimento e dal degrado della società contemporanea. Il suo linguaggio è diretto ed intimista. Egli non ama costrutti fatti di rime, perifrasi, metafore e circonvoluzioni. Prima di scrivere ascolta il cuore, usando le parole così come dal cuore si affacciano alla mente.

I temi trattati sono l’amore, la voglia delle semplici cose, il desiderio di vivere i valori naturali dell’animo senza essere coinvolto nelle complicanze della società che sembra viaggiare ad un ritmo lontano dalle sue prospettive. Domenico Giordano ci invita a guardare dentro di noi per riscoprire i nostri sentimenti, parlare con le nostre emozioni, cogliere il valore delle cose perdute, con la naturalezza che lo contraddistingue e la capacità di sorprendersi, di meravigliarsi, di “sentire” le cose belle della vita. Il materialismo, la gloria, la voglia di primeggiare non sono le sue priorità. Egli ama la vita nella sua semplicità e nelle sue manifestazioni naturali, esternando i suoi sentimenti, comunicarli, condividerli in una sorta di abbraccio universale nella consapevolezza che donare è bello perché nel momento stesso in cui si dona si riceve.

Il percorso è stato lungo, a tratti faticoso – afferma l’Autore – per la necessità di dover conciliare lo scrivere con gli impegni di lavoro, ma vissuto con convinzione e soddisfazione. Così nasce il mio primo viaggio, tra le emozioni di tutte queste parole scritte, suggerite da un cuore passionale, che mai ha tradito il sogno di raggiungere la fatidica meta. Un viaggio durato alcuni anni, forse troppi, ma che finalmente può ritenersi concluso. “Un sogno in Vernacolo” mi è sembrato il giusto titolo da dare a questo lavoro, un premio che finalmente raccolgo, mettendolo a disposizione di voi tutti, e che consegno nelle mani di chi vorrà calarsi in queste infinite emozioni, rivivendo tutto il mio vissuto con la speranza di poter raccogliere consensi e sentirmi spronato ad andare avanti nella magnifica avventura della scrittura.